Gli effetti del Covid-19 sul calendario dell’arte: Art Verona si svolgerà a dicembre 2020

La fiera veronese dedicata all’arte contemporanea si svolgerà, in via straordinaria, dall’11 al 13 dicembre 2020. Nel tentativo di ammortizzare le perdite viene riprogrammato tutto il calendario fieristico della città di Verona.

Il fatto desolante, in questo periodo di necessaria quarantena collettiva, è che con il diffondersi e l’aggravarsi dell’epidemia si prende coscienza che il ritorno alla normalità non sarà così vicino come sperato agli inizi. Le iniziative programmate a giugno in Italia e in tutto il mondo sono a rischio (un orizzonte troppo vicino e troppo irragionevole) e così il calendario dell’arte rimpasta nuovamente il palinsesto, concentrando tutto nella seconda parte del 2020. Pur con la consapevolezza che anche allora non saremo affatto tornati alla normalità. Art Verona, solitamente fissata nella metà di ottobre, annuncia fin da ora il suo slittamento dall’11 al 13 dicembre 2020. Una decisione che fa capo anche al ripensamento generico di tutto il calendario di Verona Fiere e degli appuntamenti consueti ben più grandi di Art Verona stessa, basti pensare al Vinitaly.

ART VERONA 2020 SLITTA A DICEMBRE

Ora più che mai crediamo fortemente che la prossima edizione di ArtVerona possa essere un esempio concreto della capacità e del rilancio del ‘sistema Italia’”, afferma Stefano Raimondi, neodirettore artistico di ArtVerona, succedendo a Adriana Polveroni. “In questa situazione di incertezza diventa importante fare rete, ascoltare le diverse esigenze e rafforzare il dialogo tra operatori nazionali e internazionali che contribuiscono a definire e promuovere il sistema dell’arte italiano. La manifestazione sarà incentrata sulla sperimentazione, l’innovazione e il passaggio dei saperi”. La decisione di posticipare di due mesi la manifestazione giunge a seguito di un dialogo attento con gli espositori, preoccupati dal costante cambiamento degli scenari sia nazionali che internazionali in questa fase di incertezza. A preoccupare ogni evento fieristico, infatti, non è solo la sicurezza sanitaria nazionale, ma anche quella di tutti gli interlocutori stranieri e ospiti – che siano espositori o collezionisti – da cui dipende gran parte del successo della fiera. Una scelta presa di comune accordo che punta a rafforzare, secondo quanto sostengono gli organizzatori “il valore del legame con i nostri espositori e con il pubblico”. Art Verona, inoltre, annuncia delle novità attese per la 16esima edizione: dal rinnovamento delle strutture di Veronafiere, per cui i visitatori verranno accolti all’ingresso coperto di Re Teodorico, a nuove sezioni e interventi, grazie anche al nuovo contributo di curatori nazionali e internazionali e a un team organizzativo consolidato.

VINITALY E GLI ALTRI CAMBI DI CALENDARIO PER ARTVERONA

Il post emergenza per noi si chiama rinascita. Rivoluzionato il calendario per sostenere il business delle imprese e dei settori” ha affermato il direttore generale Mantovani. “Vinitaly al 2021, nelle date già fissate nel calendario del prossimo anno: 18-21 aprile. Investimenti straordinari sugli eventi di settore all’estero”. Insomma, ad oggi, sono oltre 200 le manifestazioni sottoposte a revisione di calendario, nel tentativo di fare previsioni impossibili da confermare e, tuttavia, cercando di ammortizzare il più possibile una perdita complessiva che ha già sfiorato i 6 miliardi di euro e 51.400 posti di lavoro a rischio. Vinitaly quindi per la prima volta nella sua storia slitta direttamente al 2021; con essa sono rinviate anche le concomitanti Sol&Agrifood ed Enolitech. Vi indichiamo qui il calendario di tutti gli appuntamenti artistici mondiali che sono stati finora modificati a causa della pandemia di coronavirus.

-Giulia Ronchi

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

Scopri di più