Arte, musica, sport e intrattenimento ai tempi del Coronavirus. Attività casalinghe degli artisti
Terrazze, studi d’artista e tetti si trasformano da luoghi solitari a palcoscenici casalinghi, dove gli artisti si raccontano e tengono saldo il senso di collettività e unione per affrontare questo difficile momento
Se è vero che le strade delle grandi città italiane sono (parzialmente) deserte, sprigionando un fascino insolito e un estraniante silenzio, non si può dire lo stesso delle mura domestiche. Dal 13 marzo, infatti, diversi flash mob animano i balconi di tutta Italia intonando l’inno nazionale e canzoni celebri della tradizione, regalando note di colore e di divertimento a grandi e piccoli costretti ad una pausa forzata. Cantare per dimenticare? No, semmai cantare per sentirsi uniti e contrastare un nemico violento e inarrestabile, riempiendo quella monotonia a cui non siamo abituati. A questa immobilità e alle potenzialità del web hanno risposto anche gli artisti con ingegno e creatività, dai propri studi, terrazze e tetti dando vita a diverse modalità di intrattenimento diventando virali sui social.
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GLI ARTISTI E IL WEB DURANTE LA QUARANTENA
Angelo Bellobono (Nettuno, 1964), per esempio, condivide “benessere e bellezza” con video che raccontano il suo mondo e le sue competenze: attività motorie, opere e natura. “Dopo aver attraversato il tempo e lo spazio a velocità sempre crescente, eccoci a contare i passi tra le mura di una casa. Ma la nostra unica casa, quella che ci accompagnerà fino alla morte, è il nostro corpo e ora abbiamo l’occasione di accoglierlo e cominciare con esso un nuovo percorso di dialogo e consapevolezza.” ci racconta l’artista. La musica accompagna i suoi movimenti all’interno del proprio studio, entrando in un’atmosfera sospesa. Un momento di pausa per appropriarsi nuovamente di se stessi, per rivalutare le priorità e dare risalto ai rapporti sociali – ai quali dobbiamo momentaneamente rinunciare -, per poi guardare il mondo con maggiore attenzione e cura.
https://www.instagram.com/p/B9ua9tLIhaC/
La musica è protagonista anche nell’intervento di Davide Dormino (Udine, 1973): lo scultore entra fisicamente in un video YouTube attraverso la modalità di greenscreen – “home made” – coadiuvato da Gabriel Zagni, con il quale ha scritto una canzone dedicandola alla moglie. Un video divertente che dà lustro alle doti canore e performative dell’artista. Mentre Alessandro Brighetti (Bologna, 1978) veste i panni di dj organizzando un set di tutto punto su un tetto di Bologna con sullo sfondo le torri della Fiera. In questo modo terrazze, studi d’artista e tetti diventano i nuovi luoghi di collettività digitale, rafforzando il senso di comunità che tanto manca agli italiani, non necessariamente
– Valentina Muzi
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