Taccuino da una residenza d’artista. Angelo Bellobono a Casa Sponge, note e immagini

Angelo Bellobono consegna ad Artribune un ricordo della residenza a Casa Sponge nelle Marche. Intitolata Pian delle balze mi attende a Mezzanotte si è svolta nel mese di gennaio 2020. L’artista ce la racconta così

Mi ritrovo nel mio studio romano a ripensare alle giornate trascorse nelle Marche, a Casa Sponge. È straniante ritornare in quelli che sono stati i luoghi che hanno accolto le mie estati di bambino e che mi hanno fatto scoprire la montagna. Giornate che hanno accarezzato la mia esistenza. Dipingere dal pianerottolo della casa della famiglia di mia madre, come se gli occhi fossero i suoi, guardare lontano e scrutare l’Appennino. Gli strati d’aria e luce si sovrappongono e mescolano, impastano l’erba e la terra dei campi e restituiscono mille tonalità d’ocra, verde e marrone. Azzurri lievi disegnano i profili di colli e montagne gentili e poi, un po’ sopra il resto, il Catria e l’Acuto si mostrano per più di quanto sono, in una veste invernale incerta, evanescente. Allora la pittura cerca gli strati del tempo, la terra sotto e la terra sopra, i passi coperti e scoperti. Cerca il magma che risale e fissa le forme per qualche milione di anni per poi sgretolarle, per non abituare nulla alla certezza. Ecco che inverno e primavera si abbracciano e confondono gli occhi e i sensi di chi ci sta in mezzo. La pittura rallenta, osserva, elabora e un mondo si compie, si cancella, stratifica. Il corpo si muove ed è mosso, si carica e scarica, sa che lui non sarà per sempre. Sarà sempre un inizio di giovani a tempo e vecchi eterni, sarà sempre un tempo di giorni che si accendono e spengono e passi, primavere, inverni, estati e autunni, rumori e silenzi e un po’ di pittura che si asciugherà evaporando in altre luci. L’Italia è una grande ed unica provincia in cui germogliano e respirano scrigni di pura bellezza, non nostalgici, ma attivatori di modelli semplicemente perfetti. Non bisogna vivere con sensi di inferiorità scimmiottando un altrove che non appartiene ai suoi luoghi. Pergolesi, Marchigiani e non solo, andate a conoscere Casa Sponge e Casamavì: due case a vocazione culturale, con la seconda diversa per natura ed architettura che ha accolto il mio talk di fine residenza. Insieme generano un network di grande potenza.  Capirete allora che cos’è l’eccellenza culturale e umana. Con la vostra partecipazione diventerete attori e sostenitori di un mondo che vi stanno offrendo a costo e km zero. Grazie per la bellissima esperienza.

– Angelo Bellobono

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