Terza edizione per Phenomenon ad Anafi, una biennale su un’isola greca

Politica e impegno sociale: ecco le questioni al centro della biennale Phenomenon, alla sua terza edizione sull’isola greca di Anafi

Si svolge dall’1 al 14 luglio la terza edizione di Phenomenon, il progetto biennale per arte contemporanea che si tiene nell’isola greca di Anafi, nell’Egeo, realizzato dall’associazione Phenomenon con la collezione Kerenidis Pepe. Urgenze politiche e impegno sociale sono i temi sul quali si confrontano gli artisti invitati, Eva Barto, Jason Dodge, David Horvitz, Florence Jung, Stelios Kallinikou, Jochen Lempert, Eileen Myles, Deimantas Narkevičius, Vittorio Santoro, Paky Vlassopoulou, interrogandosi sul ruolo che può avere l’arte per promuovere modelli di vita collettiva senza degenerazioni populiste o autoritarie.

Jason Dodge, installation view of Jason Dodge/Paul Thek, Schinkel Pavillon, Berlin, 2017 Image courtesy the artist and Schinkel Pavillon, Berlin

Jason Dodge, installation view of Jason Dodge/Paul Thek, Schinkel Pavillon, Berlin, 2017
Image courtesy the artist and Schinkel Pavillon, Berlin

IL PROGRAMMA DI PHENOMENON

Nel programma sono incluse, una residenza, una serie di spettacoli, conferenze, proiezioni video e una mostra, sviluppata in outdoor e in spazi interni in tutta l’isola. “Dopo decenni di catastrofiche politiche economiche e sociali – spiega Piergiorgio Pepe, collezionista e sostenitore del progetto – un futuro alternativo e più umano è diventato inimmaginabile per molte persone. In tempi come questo, quando prevalgono le ideologie autoritarie, il populismo prospera e l’altro è considerato una minaccia, l’arte ha un ruolo importante da svolgere.  L’arte ci dà la possibilità di re-immaginare il mondo, decostruendo la norma o l’ovvio, e consentendo una proliferazione di prospettive e conoscenze. Interrogando i singoli punti di vista, l’arte ha il potenziale per creare modi non gerarchici di vita collettiva, per abilitare altre forme di impegno sociale e per produrre spazi di dialogo e azione”.

UNA BIENNALE SULL’ISOLA

Dunque in linea con gli obiettivi programmatici di un progetto che assegna all’arte il ruolo di colmare quegli spazi sociali in cui la politica ha fallito, gli artisti in residenza sono chiamati a produrre opere site specific e ad animare conferenze e incontri sul tema in questione. Sono mobilitati per “far luce”, come rimarca Phenomenon che prende spunto dal nome dell’isola Anafi con cui condivide la stessa radice, apparire, manifestarsi. Anafi, del resto, è chiamata coì perché, riporta l’Argonautica di Apollonio Rodio, Apollo la fece apparire agli Argonauti, quale sicuro approdo, illuminandola con il suo arco.

– Marilena Di Tursi

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Marilena Di Tursi

Marilena Di Tursi

Marilena Di Tursi, giornalista e critico d'arte del Corriere del Mezzogiorno / Corriere della Sera. Collabora con la rivista Segno arte contemporanea. All'interno del sistema dell'arte contemporanea locale e nazionale ha contribuito alla realizzazione di numerosi eventi espositivi, concentrandosi soprattutto…

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