Attraverso l’utilizzo di una lunga e complessa tecnica, che vede protagonista la sabbia, Jennifer Guidi (Redondo Beach, 1972) plasma e decora le sue opere seguendo uno stile per certi aspetti molto istintivo. Usando le dita delle mani, infatti, l’artista crea delle tele che, in quanto a risultato finale, si fondono quasi con l’arte scultorea.
Diventando quasi tridimensionali, le opere di Guidi sono valorizzate al massimo nel contesto architettonico neoclassico per il quale sono state concepite, ovvero gli spazi di Palazzo Belgioioso, a Milano.
Le forme scelte da Guidi hanno un particolare significato: il serpente rappresenta la rinascita e il rinnovarsi della forza, mentre le forme piramidali vengono collegate alle piramidi dell’antico Egitto e al loro essere connessione con l’aldilà.
I contrasti generati da questo connubio di etnicità, spiritualità e forma animale in un palazzo d’epoca rendono l’installazione delle opere quanto più contemporanea e attuale possibile.
‒ Luisa Pagani