La politica del disegno. Una collettiva a Venezia

Galleria A plus A, Venezia ‒ fino al 14 aprile 2019. Un nutrito gruppo di artisti contemporanei si misura con la pratica del disegno. Mettendo nero su bianco le istanze dell’oggi.

Tecnica fin troppo spesso considerata propedeutica alla pittura, il disegno racchiude in sé l’autonomia ‒ stilistica e concettuale ‒ che ha indotto gli artisti a servirsene per tratteggiare gli umori del loro tempo.
I protagonisti della collettiva ospitata dalla galleria veneziana mettono in atto il medesimo gesto, ricorrendo al disegno “nudo e crudo” come lente d’ingrandimento da puntare sull’oggi. Ne emerge un mosaico complesso, fatto di dettagli che restituiscono le fattezze di una quotidianità dove corpi, denaro, povertà, confini e natura sono solo alcuni degli attori in scena su un palcoscenico globale sempre meno rassicurante. La Babele di Alberto Tadiello risuona nelle mappe di Rebecca Agnes, affollate di paure e pregiudizi, mentre i confini effimeri degli Impresari sembrano rispecchiarsi nell’Europiave di Matteo Stocco o nelle linee orizzontali degli Still Life di Guendalina Cerruti. Se l’onnipresenza del denaro ‒ e la sua assenza ‒ accomunano i lavori di Ryts Monet e Davide Sgambaro, la diffidenza verso l’altro è il motore delle riflessioni di Enej Gala, Lia Cecchin e Roberto Fassone, così come l’odio e la rabbia abbozzati da Rebecca Moccia riecheggiano nei vizi capitali vermiglio di Sulitane Tusha. Piccoli assaggi di un eterno presente, che si fa materia, colore, linea.

Arianna Testino

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Arianna Testino

Arianna Testino

Nata a Genova nel 1983, Arianna Testino si è formata tra Bologna e Venezia, laureandosi al DAMS in Storia dell’arte medievale-moderna e specializzandosi allo IUAV in Progettazione e produzione delle arti visive. Dal 2015 a giugno 2023 ha lavorato nella…

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