Paratissima Bologna cambia sede. Sceglie gli ex Magazzini Romagnoli, futuro hub culturale

Un ex fabbricato industriale, in corso di ristrutturazione e a futura vocazione di hub artistico-culturale, è la nuova sede della seconda edizione bolognese della fiera d’arte emergente nata a Torino nel 2005

Dopo il debutto a Bologna dell’anno scorso, torna di nuovo in città – dall’1 al 3 febbraio in occasione di Arte Fiera e dell’art week bolognese -, il format tutto torinese di Paratissima, la kermesse internazionale di arte contemporanea dedicata ai talenti emergenti. Ma con una novità logistica. Per questa seconda edizione la sede non sarà più lo IAAD, ma i Magazzini Romagnoli, un ex fabbricato industriale in via Zago, situato in una zona molto attiva dal punto di vista della vita notturna e della scena musicale (nei pressi sorge lo storico Locomotiveclub). Si tratta di uno stabile in corso di ristrutturazione e a futura vocazione di hub artistico-culturale: una conferma della natura nomade dell’evento, sempre in cerca di nuove sfide, sia in termini artistici e sia di contenitori non ancora conosciuti, con cui andare a confrontarsi nell’allestimento di opere d’arte in modo inconsueto e sempre nuovo. “Penso sia una ricchezza incredibile dal punto di vista sia professionale che del risultato stesso aver cambiato in tutti questi anni (15) così tante volte location, mettendosi in gioco con spazi e architetture sempre diverse e mai destinate alla normale fruizione di eventi artistici”, racconta ad Artribune Francesca Canfora, direttore artistico di Paratissima. “Ormai ritengo sia diventata una cifra distintiva della nostra attività riuscire ad aver la competenza e la capacità di riattivare luoghi dimenticati o funzionalmente deputati ad altro per destinazione d’uso”. Gli ex Magazzini industriali Romagnoli aprono, infatti, per la prima volta al pubblico in un’inedita veste espositiva.

LA SEDE

I Magazzini Romagnoli sono stati la sede storica della nostra azienda: fino alla fine degli anni ’70 i magazzini erano destinati alla lavorazione e allo smistamento di prodotti ortofrutticoli, principalmente patate. Questo è un luogo che ha visto passare tanti prodotti e molte storie. È un vecchio borgo industriale che risale al Cinquecento, attraversato allora dalla vecchia via che collegava Bologna con Ferrara”, ci ricorda Giulio Romagnoli, Amministratore Delegato presso Romagnoli F.lli S.p.A. “Il nostro sogno, oggi, dopo il lungo intervento di adeguamento e ristrutturazione, è trasformare i Magazzini Romagnoli in un hub culturale, partendo dalla sua storia per costruire un ponte verso il futuro. Durante i lavori abbiamo trovato i resti di un’antica fucina che abbiamo recuperato: è stato un segno, perché il nostro obiettivo è proprio quello di tornare a fondere idee e cultura. Non abbiamo ancora definito una programmazione. Dopo Paratissima daremo innanzitutto seguito al termine dei lavori. L’immobile è in una fase avanzata di ristrutturazione, ma serviranno ancora due mesi circa per completare l’opera”. A livello di contenuti, una delle novità di questa seconda edizione della fiera sarà Art in the City, format già sperimentato a Torino che riguarda la disseminazione di mostre sul territorio della città coinvolgendo i propri artisti in una rete di locali ed esercizi commerciali che aderiscono al progetto.

IL PROGRAMMA

Altra novità in programma, oltre ai 70 artisti selezionati che esporranno opere sul tema proposto della pelle come strumento di espressione e comunicazione (Expeausition), vi è anche una rassegna di appuntamenti performativi per tutta la durata dell’evento a cura di Almadanza – Accademia di Arti Coreografiche e Compagnia DNA, con le coreografie di Elisa Pagani. Infine, la creazione di un network con gli altri eventi facenti parte del sistema dell’art-week bolognese: “in virtù della stima reciproca e credendo fermamente nella possibilità di fare rete abbiamo stretto con SET UP un accordo di collaborazione con attività di promozione congiunta e proponendo ai reciproci visitatori una scontistica sul biglietto di ingresso”, conclude Canfora. “Prosegue anche la collaborazione storica con IAAD, Istituto d’Arte applicata e di Design, in virtù della quale tutti gli studenti delle sedi di Torino e Bologna avranno accesso gratuito all’evento”.

-Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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