Le tassonomie surreali di Dario Ghibaudo. A Roma

Visionarea Art Space, Roma ‒ fino al 4 novembre 2018. Le creature immaginarie e perturbanti di Dario Ghibaudo popolano la sede espositiva romana.

Dario Ghibaudo (Cuneo, 1955) non è solo uno scultore. È un esploratore eclettico e un nume creatore, visionario e beffardo. Perché l’arte è origine di nuovi mondi e creature, ma anche un’indagine volta a comprendere il nostro presente.
Il Museo di storia innaturale, progetto che l’artista piemontese porta avanti dal ‘90, è un solenne contributo a queste investigazioni. Concepito come un museo illuminista, raduna specie e curiosità secondo una rassicurante classificazione enciclopedica. Tali oggetti, però, non sono che invenzioni ironiche e sfacciate, piuttosto perturbanti.
Visionarea Art Space, trasformandosi in una Wunderkammer stravagante, accoglie l’ultimo esemplare di questa tassonomia surreale, Magno Subsidio, una creatura ibrida ‒ metà antilope e metà anfibio. Essa, nella sua assurdità, vive nel museo ideale di Ghibaudo come un’esistenza provata e tangibile. Insieme agli altri esseri ibridi presentati, tutti ridicoli e ugualmente spaventosi, spinge a indagare la sublime realtà che ci circonda e l’influenza che l’uomo manipolatore (per il tramite dell’artista) ha su di essa.

‒ Giorgia Coghi

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Giorgia Coghi

Giorgia Coghi

Nata e cresciuta a Roma, si è laureata in Storia dell’Arte moderna presso l’Università La Sapienza con una tesi su Joseph Wright of Derby. Fa ricerca sul Settecento italiano e inglese, ma si interessa anche di arte contemporanea. Ama gli…

Scopri di più