La mostra di Sophie Calle da Perrotin a Parigi è un tributo musicale al gatto defunto

L’artista ha chiesto a una quarantina di star della musica di comporre un album in memoria del suo gatto Souris. Dal progetto è nata una nuova mostra

Bono, Pharrell Williams, Javis Cocker, Benjamin Biolay, sono solo alcuni dei 40 musicisti che l’artista francese Sophie Calle ha coinvolto nella mostra parigina Sophie Calle, suddivisa in due progetti e di scena da Perrotin fino al 22 dicembre.

FOTOGRAFIA E TESTO

La mostra si apre con la nuova serie di fotografie Parce que (Because), immagini nascoste da tende ricamate con un testo che i visitatori leggono prima di sollevare la tenda, per scoprire l’immagine dietro di essa. Il testo, che inizia con la parola “Parce que”, spiega il motivo per cui ognuna delle immagini esiste, perché l’artista ha scelto di immortalare questo specifico luogo o momento. Il percorso espositivo conduce al secondo progetto in mostra, Souris Calle, che ha coinvolto nella sua realizzazione 40 noti musicisti. La richiesta dell’artista? Comporre un album in memoria del suo gatto Souris, morto nel 2014 all’età di 18 anni. “Il lavoro di Sophie Calle interpella continuamente e ridefinisce l’idea dell’autore, arricchita da processi sempre più complessi di co-creazioni, palinsesti e ipertestualità”, spiega la curatrice della mostra Christine Macel. Ed è così che sono nate musica e testi di un’inedita compilation, che i visitatori potranno ascoltare nelle alcove della galleria Perrotin. Lo spazio bianco è allestito con le fotografie del gatto Souris montate in candide cornici che sembrano fondersi con le pareti, accompagnate da testi a loro volta incorniciati, appartenenti alla serie Autobiographies. Le canzoni sono state incise in un set di 3 vinili, che diventa protagonista di una delle installazioni a tutta parete della mostra.

SENTIRSI PARTE DI UNA STORIA

Il coinvolgimento emotivo dello spettatore, ma anche dei personaggi che invita a collaborare nei suoi progetti, è insito nella ricerca di Sophie Calle sin dagli albori della sua attività di artista e di performer. Tra gli interventi più significativi si ricorda Suite ventienne del 1979, una raccolta di immagini e testo che documentano l’artista sulle orme di un misterioso  sconosciuto, pedinato a sua insaputa per le strade di Venezia; così come ha suscitato particolare impatto Take care of Yourself, la video installazione presentata alla Biennale di Venezia del 2007, in cui Calle chiede la partecipazione di 107 donne, invitate a leggere ad alta voce un messaggio di addio che il suo fidanzato dell’epoca le inviava (poco carinamente) via email. E adesso entra in gioco la musica, voce narrante del momento del lutto, della perdita, e del vuoto (da colmare) che ne scaturisce.

– Umberta Genta

Parigi // fino al 22 dicembre 2018
Sophie Calle – 2 projects of Sophie Calle “Parce que” and “Souris Calle”
Perrotin
Rue de Turenne 73, Parigi
www.perrotin.com

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Umberta Genta

Umberta Genta

Nata a Torino, a 19 anni si trasferisce a Londra dove si laurea in Fine and Decorative Arts. La sua formazione prosegue con un postgraduate in fotografia al Central Saint Martins. Inizia quindi un percorso di apprendistato nella sede londinese…

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