Chi è Vaclav Pisvejc, l’uomo che ha aggredito Marina Abramović colpendola con un quadro a Firenze

La notizia dell’aggressione a Marina Abramović all’interno del cortile di Palazzo Strozzi a Firenze ha fatto il giro del mondo. Ecco chi è l’uomo che l’ha aggredita e cosa c’è dietro al suo gesto scellerato…

Stiamo bene! Everything is fine!”. Con queste parole pubblicate su Facebook insieme ad una foto in cui abbraccia Marina Abramović (Belgrado, 1946), Arturo Galansino, direttore della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra “Marina Abramović. The Cleaner”, appena inaugurata a Palazzo Strozzi a Firenze, ha voluto stigmatizzare l’aggressione subita dall’artista serba nel cortile del museo. Un episodio violento, verificatosi mentre l’Abramović era intenta a firmare autografi, a margine della presentazione del libro-catalogo dell’esposizione. L’artista serba sta bene e, a parte lo shock, non ha subìto fortunatamente alcun danno fisico. Ma chi è l’uomo che l’ha aggredita e cosa nasconde questo gesto scellerato…

L’AGGRESSIONE

La notizia dell’aggressione ha avuto, come prevedibile, grande risonanza sia sui media italiani che internazionali. Del resto, l’Abramović è una vera star con una fama che travalica i confini del sistema dell’arte. E come tale è stata accolta a Firenze dove ha appena inaugurato una grande mostra-tributo che racconta cinque decenni di carriera dell’artista originaria di Belgrado. Un programma fittissimo di eventi, spalmato su più giorni, ha accompagnato l’apertura di quella che senza dubbio può essere considerata una delle mostre più importanti in Italia del 2018. E proprio a margine di uno di questi appuntamenti, la presentazione del libro “Marina Abramović Interviews 1976-2018” che raccoglie un nucleo di interviste all’artista degli ultimi 40 anni, è avvenuta l’aggressione. Come si siano svolti gli eventi, lo racconta la stessa Abramović nella nota stampa emessa a poche ore di distanza da Palazzo Strozzi. “Il fatto è successo dopo l’ultimo appuntamento in programma nell’ambito della mostra di Palazzo Strozzi ed ero molto felice per come era andato”, racconta l’artista. “Sono uscita dalla sala dove abbiamo svolto il booksigning e c’erano tante persone ad aspettarmi per una foto o per un autografo. In particolare c’erano tanti giovani che mi stavano dimostrando tanto affetto, che ho sentito tanto qui a Firenze in questi giorni. Tra la folla c’era un uomo sulla quarantina che portava con sé un dipinto raffigurante il mio volto in modo distorto. Si è avvicinato guardandomi dritto negli occhi e io gli ho sorriso, pensando che fosse un regalo per me. In una frazione di secondo ho visto la sua espressione cambiare e diventare violenta, venendo verso di me molto velocemente e con grande forza. Tutto ad un tratto mi ha sbattuto in testa violentemente il quadro, intrappolandomi dentro la cornice. Tutto è successo molto rapidamente. Poi le guardie lo hanno isolato e fermato e il direttore Arturo mi ha portato nel retro del bar nel cortile di Palazzo Strozzi per tranquillizzarmi.  Ero sotto shock”. L’aggressore è stato subito fermato dalla polizia e solidarietà immediata è stata espressa con un tweet dal sindaco Nardella, che ha condannato fortemente l’episodio.

CHI È L’AGGRESSORE

Secondo i primi accertamenti, l’autore del gesto è Vaclav Pisvejc (Praga, 1967), artista ceco già protagonista a Firenze in passato di episodi simili. Subito dopo l’accaduto, l’Abramović ha voluto incontrarlo per un confronto diretto sulle ragioni di questa azione. “La prima cosa che ho chiesto è stata: voglio parlare con lui, voglio sapere perché l’ha fatto. Perché questo odio contro di me?”, ha affermato l’artista serba, “Tutti sono rimasti molto sorpresi che volessi parlare a questa persona. Ma io sono così. Non fuggo mai dai problemi. Li affronto. Quindi lo hanno portato da me e gli ho chiesto: “Perché l’hai fatto? Qual è il motivo? Perché questa violenza?” Non gli avevo fatto niente. Non l’avevo mai incontrato prima. Lui ha detto: “L’ho dovuto fare per la mia arte”. Questa è stata la sua risposta”. Un gesto che Marina Abramović non riesce a comprendere e che, sottolinea, non ha precedenti nella sua carriera. “Per me è difficile capire ed elaborare la violenza. È la prima volta che mi succede una cosa del genere. E ancora non riesco a capire”, continua la donna, “Con la violenza sugli altri non si fa arte. Anche io sono stata una giovane artista non famosa ma non ho mai fatto del male a nessuno. Nel mio lavoro io metto in scena diverse situazioni e metto a rischio la mia vita. Ma questa è una mia decisione e stabilisco io le condizioni”. Il suo messaggio si conclude con un possibile perdono per l’autore del gesto. “In passato mi sarei arrabbiata per un fatto del genere”, afferma l’Abramović, “oggi invece provo compassione. La cosa più difficile è perdonare ma bisogna riuscire a farlo come dice il Dalai Lama“.

I PRECEDENTI

Ma chi è Vaclav Pisvejc il sedicente artista che ha compiuto il gesto? L’uomo non è nuovo a simili bravate e a Firenze ha già fatto parlare di sé in diverse occasioni: la prima volta nel 2012, quando tappezzò l’enorme ex convento di Sant’Orsola in pieno centro con dei finti dollari. Il gesto è diventato negli anni una sorta di marchio di fabbrica, ripetuto in azioni sempre al limite della provocazione. Nel 2014 si sdraiò nudo, ancora una volta sui dollari, in via Zannetti, a due passi dal Duomo di Firenze, di fronte all’ingresso del museo Casa Martelli. L’anno dopo, invece, in pieno giorno si spogliò di nuovo proprio lungo la navata di Santa Maria del Fiore, la cattedrale fiorentina, provocando moltissime polemiche.

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Pisvejc ha colorato con una bomboletta spray la scultura di Urs Fischer che per mesi è stata ospitata in Piazza della Signoria

Lo scorso gennaio l’ultimo assalto: Pisvejc ha colorato con una bomboletta spray arancione “Big clay”, la colossale scultura di Urs Fischer che per mesi è stata ospitata in Piazza della Signoria. Fino all’atto di violenza nei confronti dell’Abramović. Lascia interdetti che una persona, già nota alle forze dell’ordine per azioni al limite della legalità, sia lasciata libera di muoversi tra mostre e monumenti. Nonostante il ripetersi di episodi, anche ieri l’artista è stato prontamente rilasciato in libertà.

–       Mariacristina Ferraioli

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Mariacristina Ferraioli

Mariacristina Ferraioli

Mariacristina Ferraioli è giornalista, curatrice e critico d’arte. Dopo la laurea in Lettere Moderne con indirizzo Storia dell’Arte, si è trasferita a Parigi per seguire corsi di letteratura, filosofia e storia dell’arte presso la Sorbonne (Paris I e Paris 3).…

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