La Fondazione Prada non va in vacanza. Del resto, ve lo avevamo annunciato, che con l’apertura, lo scorso 19 aprile, della Torre progettata da Rem Koolhaas, l’obiettivo prefissato sarebbe stato quello di ampliare i contenuti della sua programmazione. Un’offerta vasta che, tra collezione permanente, mostre temporanee, un festival di musica sperimentale che anima le serate estive ed un ristorante che è già un must per turisti e milanesi, riesce ad accontentare tutti. Su questa linea si colloca la mostra appena inaugurata negli spazi del Podium di John Bock (Gribbohm, 1965), intitolata “The Next Quasi-Complex” che presenta due grandi installazioni provenienti dalla Collezione Prada: il palco mobile di When I’m Looking into the Goat Cheese Baiser (2001) e il salotto di Lütte mit Rucola (2006). A metà strada tra l’installazione, la scultura e l’architettura, le opere, composte quasi esclusivamente da ready made di oggetti comuni, materiali di scarto, mobili e elementi trovati per caso, rappresentano una sorta di teatro dell’assurdo che sovverte ironicamente ogni categoria. Per questa mostra, l’artista tedesco ha trasformato il piano terra del Podium in un mondo surreale ed eccentrico, in cui si intreccia umorismo nero e discipline come la filosofia, l’economia, la musica, la moda e l’attualità. Tutti gli oggetti provengono o da scenografie o sono strumenti utilizzati in performance precedenti oppure provengono dai set dei film dell’artista. Le immagini.
– Mariacristina Ferraioli