Alla Fondazione Prada di Milano le installazioni impossibili di John Bock. Le immagini

L’artista tedesco ripensa totalmente gli spazi al piano terra del Podium con due grandi installazioni provenienti dalla Collezione Prada. Un viaggio in un immaginario eccentrico e noir che coniuga arte, filosofia, moda e attualità. Le immagini…

La Fondazione Prada non va in vacanza. Del resto, ve lo avevamo annunciato, che con l’apertura, lo scorso 19 aprile, della Torre progettata da Rem Koolhaas, l’obiettivo prefissato sarebbe stato quello di ampliare i contenuti della sua programmazione. Un’offerta vasta che, tra collezione permanente, mostre temporanee, un festival di musica sperimentale che anima le serate estive ed un ristorante che è già un must per turisti e milanesi, riesce ad accontentare tutti. Su questa linea si colloca la mostra appena inaugurata negli spazi del Podium di John Bock (Gribbohm, 1965), intitolata “The Next Quasi-Complex” che presenta due grandi installazioni provenienti dalla Collezione Prada: il palco mobile di When I’m Looking into the Goat Cheese Baiser (2001) e il salotto di Lütte mit Rucola (2006). A metà strada tra l’installazione, la scultura e l’architettura, le opere, composte quasi esclusivamente da ready made di oggetti comuni, materiali di scarto, mobili e elementi trovati per caso, rappresentano una sorta di teatro dell’assurdo che sovverte ironicamente ogni categoria. Per questa mostra, l’artista tedesco ha trasformato il piano terra del Podium in un mondo surreale ed eccentrico, in cui si intreccia umorismo nero e discipline come la filosofia, l’economia, la musica, la moda e l’attualità. Tutti gli oggetti provengono o da scenografie o sono strumenti utilizzati in performance precedenti oppure provengono dai set dei film dell’artista. Le immagini.

Mariacristina Ferraioli

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AutoreJohn Bock
Spazio espositivoFONDAZIONE PRADA
IndirizzoVia Antonio Fogazzaro 36 - Milano - Lombardia
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Mariacristina Ferraioli
Mariacristina Ferraioli è giornalista, curatrice e critico d’arte. Dopo la laurea in Lettere Moderne con indirizzo Storia dell’Arte, si è trasferita a Parigi per seguire corsi di letteratura, filosofia e storia dell’arte presso la Sorbonne (Paris I e Paris 3). Ha conseguito il Master in Organizzazione e Comunicazione delle Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Ha vinto la Residenza per Curatori della Dena Foundation for Contemporary Art presso il Centre International d’Accueil et d’Echanges des Récollets di Parigi. Ha lavorato al Centre Pompidou collaborando alla realizzazione della mostra “Traces du Sacré” e ha pubblicato un testo critico sul catalogo della mostra. Ha coordinato l’ufficio Master dell’Accademia di Belle Arti di Brera e ha curato mostre sia in Italia che all’estero. Redattrice di Artribune, collabora stabilmente con Cosmopolitan Italia, Marie Claire Maison, Le Quotidien de l'Art. Ha conseguito un dottorato in Comunicazione e mercati: Economia, Marketing e Creatività presso l’Università Iulm di Milano, è docente a contratto presso diverse istituzioni e fa parte del team curatoriale di ArtLine, progetto d’arte pubblica del Comune di Milano nel parco di CityLife.