Arte Fiera Bologna: il nuovo direttore è Simone Menegoi. (Anche se doveva essere un manager?)

È Simone Menegoi il nuovo direttore di Arte Fiera Bologna che si svolgerà dal 2 febbraio 2019 in città. La nomina arriva a seguito di un bailamme di polemiche, post su Facebook, dichiarazioni.

Finalmente c’è il nuovo direttore di Arte Fiera Bologna, ma a dispetto di quanto comunicatoci a inizio luglio dall’Assessore Matteo Lepore (con deleghe Turismo e promozione della città, Cultura e Progetto nuove centralità culturali nelle periferie, Agenda digitale, Immaginazione civica (Urban Center, Programma PON Metro), Patrimonio, Sport, Rapporti con l’Università), intervistato da Marco Enrico Giacomelli per Artribune, non sarà un manager, bensì un curatore. Nulla da eccepire sul nome del bravo Simone Menegoi alla conduzione della fiera, ma il suo incarico arriva a seguito di un bailamme di post su Facebook, dichiarazione, nomine implicite e contro nomine, e di contraddizioni. Non ultima quella di riconsegnare la direzione ad una figura più curatoriale.

Angela Vettese, ph. Irene Fanizza

Angela Vettese, ph. Irene Fanizza

LA CRONACA

A dare origine a questi fatti è Angela Vettese, dimissionaria dopo soli due anni di direzione dalla conduzione di Arte Fiera Bologna. La curatrice che aveva assunto questo compito, succedendo a Claudio Spadoni e Giorgio Verzotti, salutava tutti con un post su Facebook, dichiarando in maniera sibillina (e bruciando di fatto la notizia alla fiera) “Buon lavoro Lorenzo, tocca a un giovane e i conti ora sono a post. Ho fatto ciò che dovevo: snellire la fiera, restituire un vero ruolo al comitato di selezione, insistere su una Bologna dotta e quindi sul lato culturale di Arte Fiera, sperimentare con media come cinema espanso e performance cui la città ha dato moto, aprire all’università con convegni e mostre, ripensarne la comunicazione. Lascio BolognaFiere con gratitudine, lasciando intendere, nelle parole e nell’immagine scelta, che a succederle sarebbe stato il direttore del MAMbo. Raggiunto immediatamente da Artribune, Balbi si era trincerato dietro il “no comment” e poi si era lasciato andare ad una mezza ammissione. “Non c’è ancora nulla di ufficiale…”, ci aveva dichiarato, aprendo però la questione relativa al futuro dei musei bolognesi. Da qui il dibattito e la polemica.

Simone Menegoi

Simone Menegoi

LE PAROLE DELL’ASSESSORE

Era poi intervenuto Matteo Lepore a dare qualche risposta ad Artribune, confessando che “Balbi aveva avuto mandato dal Comune di Bologna di avanzare una proposta progettuale per il rilancio di Arte Fiera. E per farlo ha naturalmente parlato con gli operatori del settore, per capire quali sono, dal loro punto di vista, i punti di forza e di debolezza della Fiera”. Quindi nessuna retrocessione rispetto alla direzione del MAMbo, né doppio incarico, ma un ruolo nella costruzione della nuova strategia. E un no deciso rispetto alla direzione di Arte Fiera: “Lorenzo ha un contratto di esclusiva con Bologna Istituzione Musei, quindi non può rivestire quell’incarico. Questo è un fatto chiaro e netto.” Avevamo però chiesto a Lepore che tipo di figura avrebbe scelto Arte Fiera per la direzione e ci aveva risposto con poche parole ma chiaramente: “Manageriale”. 

CHI È SIMONE MENEGOI

Ed ecco spuntare invece Simone Menegoi, curatore, dal brillante curriculum. A metà carriera, classe 1970, 48 anni, cominciati proprio a Bologna, città in cui ha studiato. Ha coordinato Per4m la sezione di performing arts ad Artissima, Torino e scrive su Arforum. Ha curato mostre in spazi pubblici e privati in italia all’estero, dal Museo Marino Marini a Extra City Kunsthal di Anversa, dalla Triennale di Milano al Nouveau Musée National de Monaco. Le sue pubblicazioni sono apparse in cataloghi importanti prodotti dal Camden Arts Centre di Londra al Ludwig Museum di Budapest, fino alla Fondazione Prada, per citarne alcuni. Nel 2018 è stato tra i curatori di alcuni dei migliori progetti (la personale di Erin Shirreff, presso il Salone della Banca di Bologna a Palazzo de’ Toschi, proprio in occasione di Art City, tanto che lo avevamo inserito nella nostra classifica “Top” e anche nel 2017 la sua The Blind Leading the Blind, la prima personale italiana di Peter Buggenhout, ci era piaciuta parecchio (anche questa per Banca di Bologna).”Arte Fiera è la prima, e più longeva, fiera d’arte moderna e contemporanea d’Italia: l’incarico di condurla ai prossimi traguardi è per me tanto un onore quanto una sfida“, commenta Menegoi. “Bologna attraversa una stagione di particolare vivacità artistica e culturale: vorrei che Arte Fiera riuscisse ad essere il catalizzatore delle rinnovate energie della città. Infine, sono particolarmente felice di questo incarico perché corona un legame con Bologna che è nato trent’anni fa, al tempo degli studi universitari, e che da allora non è mai venuto meno”.

LE PAROLE DI BALBI

A commento della nomina giungono anche le parole di Balbi: “Molte sono state le persone che, in occasione del mio primo anno di lavoro a MAMbo, oltre agli auguri mi hanno comunicato il loro apprezzamento e sostegno per quanto realizzato. Li ringrazio perché sono attestati di stima che mi fanno estremamente piacere e sono di stimolo per affrontare con fiducia le sfide progettuali dei prossimi anni.
Nelle scorse settimane sono stato coinvolto dall’Amministrazione Comunale e da Bologna Fiere in una riflessione condivisa sul futuro e sui possibili sviluppi di un processo di valorizzazione della cultura del contemporaneo a Bologna e sul ruolo di ArteFiera in questo contesto. Ho accettato volentieri di mettermi al servizio di questo progetto sia per coerenza nei confronti della mia posizione istituzionale, sia perché convinto dell’importanza strategica che ArteFiera ricopre nel sistema dell’arte a Bologna. Il mio impegno nella direzione artistica di ARTCITY, che ho curato con entusiasmo nell’edizione 2018 e per cui stiamo già lavorando a nuovi e ambiziosi progetti per il 2019, va nella direzione di un più stretto rapporto tra Fiera e Città. Oggi che il nuovo direttore artistico di Arte Fiera Simone Menegoi è stato annunciato, alle mie personali congratulazioni e agli auguri per la nomina desidero chiarire un punto per coloro che, in modo affrettato, hanno scritto riguardo ad un mio ulteriore coinvolgimento in questo contesto: non ho mai pensato di lasciare la direzione artistica del MAMbo, ruolo che ho fortemente voluto e che intendo onorare così come gli impegni presi e il programma che con l’Istituzione Bologna Musei stiamo strutturando per i prossimi tre anni”.
Dopo alcuni anni complicati insomma Arte Fiera sembrava indirizzata ad acquisire una figura manageriale per la sua gestione e invece ancora una volta la scelta è caduta su un curatore puro. Ancor di più: su un curatore sofisticato, ‘alto’, rigoroso. A prima vista su una figura che non del tutto predisposta a fare i conti con il mercato in senso puramente commerciale. Menegoi dovrà probabilmente imparare un nuovo mestiere e nuove capacità di mediare e fare compromessi. Oppure, e potrebbe essere molto interessante, dovrà puntare a stravolgere totalmente l’attuale identità di ArteFiera, magari puntando anche in ottemperanza ai desiderata politici ad un’alleanza tra ArteFiera e miart di Milano. Qualunque sia la direzione, l’auspicio è che abbia successo. 

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Redazione

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