Curata da Cecilia Anselmi, Motorefisico – Lorenzo Pagliara e Gianmaria Zonfrillo, due “artisti/muratori” come amano definirsi – e dMake | art, la mostra evoca un incontro fortunato, sia umano che professionale, in cui convergono punti di tangenza nella ricerca artistica dei suoi interpreti, che, nonostante le differenze, ha sempre a che fare con la superficie, una dichiarazione d’indagine di natura spaziale. Collage, ready made, pattern, cut&paste digitali: composizioni imperfette capaci di raccontare storie e paesaggi metafisici, relazioni tra spazio, mente, corpo e tempo.
Una ricerca piena di archetipi, simboli, simbolismi e rimandi semantici. “L’originalità non esiste”, afferma Cecilia Anselmi, “è sintesi di un principio creativo, ri-elaborazione del già dato. La mia linea rossa irrompe, traccia linee di forza già presenti nel disegno, segue direttrici invisibili indirizzando l’occhio dell’osservatore”.
Tantissimi le ispirazioni e i riferimenti ‒ dalla fotografia all’arte, dall’architettura alla danza – da cui attinge la Anselmi per i suoi pastiche. Josef Albers, Munari, Sol LeWitt, Daniel Buren, Louise Bourgeois, solo per citarne alcuni evidenti. Ricorrente il tema delle geometrie, del traliccio, della struttura reticolare, che si ripete in moduli. Fortissima la presenza femminile, onnipresente nelle opere della Anselmi che ritiene Marilyn Monroe sua musa ispiratrice.
– Giulia Mura