Art Club di Villa Medici compie 2 anni celebrati con un appuntamento al buio e Marinella Senatore

I prossimi appuntamenti si svolgeranno il 12 aprile e il 3 maggio 2018. Del primo sono ancora ignoti gli artisti e i contenuti. Il secondo è con Marinella Senatore. Ne abbiamo parlato con Pier Paolo Pancotto, il curatore.

Prosegue a Villa Medici a Roma il format Art Club, ideato dal curatore Pier Paolo Pancotto nell’ambito del programma che vede il pubblico della Capitale incontrarsi presso l’istituzione francese puntualmente di giovedì. L’oggetto degli appuntamenti sono gli interventi site specific che gli artisti realizzano appositamente dal 2016 negli spazi della Villa, senza alcuna predilezione in particolare, scegliendoli in base alle necessità del progetto. Lo stesso vale per i media utilizzati, che spaziano dalla performance all’installazione in totale libertà. Nel corso dei due anni appena trascorsi si sono avvicendati artisti di provenienze disparate, da Nico Vascellari a Joseph Griffiths, da Paola Pivi a Martin Soto, da Driant Zeneli ai Masbedo, da Eva Marisaldi a Lili Reynaud Dewar, da Yuri Ancarani a Pier Paolo Calzolari, da Martin Creed ad Adrian Ghenie e così via. Di Cy Twombly è stata invece in mostra una scultura raramente vista in Italia, in omaggio al maestro americano. “Sebbene vi sia stata qualche naturale evoluzione, legata soprattutto alla esperienza maturata “sul campo” nel corso dei vari appuntamenti espositivi realizzati in oltre un biennio, l’impianto generale degli Art Club è rimasto sostanzialmente invariato dal 2016 ad oggi”, racconta il curatore Pier Paolo Pancotto. “Il progetto è incentrato sulla creatività contemporanea colta in tutte le sue possibili articolazioni espressive e semantiche. Gli artisti sono invitati a concepire un progetto specifico ispirato al contesto storico e culturale che li accoglie individuato, di caso in caso, in uno o in più spazi della Villa. La presentazione dell’opera varia a seconda della sua natura tanto nella durata quanto nella formula con cui si manifesta aprendo un dialogo con il pubblico ogni volta diverso”.

SPAZI E COLLABORAZIONI

Art Club, Cy Twombly, Foto Sebastiano Luciano

Art Club, Cy Twombly, Foto Sebastiano Luciano

Ma come avviene la scelta degli spazi? “Nel corso di vari sopralluoghi, l’artista individua un ambiente/luogo della Villa con il quale sente di poter stabilire una sintonia emotiva ed intellettuale. In seguito nasce il lavoro, del tutto originale e possibilmente effimero allo scopo di sottolineare il carattere temporaneo e sperimentale del progetto. In tal senso si potrebbe parlare di vere e proprie epifanie diluite nel tempo e nello spazio secondo modalità del tutto proprie, in netta difformità con quelle messe in atto per altre proposizioni espositive. Il medesimo impianto operativo ha fatto da sfondo anche alle due edizioni di Notte Bianca svoltesi nel 2016 e 2017 al punto da rappresentarne una ideale appendice, pur nella loro specificità”, continua Pancotto. Proprio nell’ambito della Notte Bianca è stata avviata la collaborazione con RAM- radioartemobile che ha dato vita all’istallazione sonora ἐπιφάνεια/Épiphanies, negli ambienti della Cisterna, che ha coinvolto artisti internazionali come Maurizio Nannucci, Cildo Meireles, Brian Eno, Jimmie Durham, Isa Genzken, Wolf Vostell, tra gli altri.

Art Club, Martin Creed, ph. Giorgio Benni

Art Club, Martin Creed, ph. Giorgio Benni

I NUOVI INCONTRI: LE ANTICIPAZIONI

“L’ esperienza degli artisti”, spiega il curatore, “si esplicita in fasi e forme diverse, a partire dai sopralluoghi in Villa fino alla realizzazione finale dell’opera. Questa esperienza costituisce la fonte primaria di un intenso dialogo con la vita dell’Accademia ed i vari interpreti che le danno forma, rafforzando l’integrazione di Art Club con l’eccezionale programmazione avviata sotto la direzione di Muriel Mayette-Holtz”. L’ultimo appuntamento in Villa ha visto l’artista Ciprian Mureşan (Cluj Napoca, 1977) in mostra lo scorso febbraio 2018. Al suo intervento seguono due nuovi appuntamenti: “il 23#, Club to club, il 12 aprile, che proporrà “a sorpresa” installazioni diverse per autore e tipologia sollecitando il visitatore a integrarsi, seppur emblematicamente, alle dinamiche sociali e culturali evocate dal titolo. Il 24# (3 maggio) è integralmente dedicato a Marinella Senatore e ad una sua performance appositamente concepita per gli spazi dell’Accademia”. Se del primo, ovviamente, sono ancora sconosciuti i nomi dei partecipanti, del secondo sono da scoprire i contenuti: ciò che è certo è che saranno azioni irripetibili, in strettissimo dialogo con lo spazio che le ospita. Le immagini dei precedenti interventi.

Santa Nastro

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Santa Nastro

Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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