Le opere di Bouke de Vries (Utrecht, 1960) esposte presso Officine Saffi attraversano secoli di storia della ceramica, attingendo dalle culture artigianali e artistiche di Cina e Olanda, lontane geograficamente, ma dai percorsi profondamente intrecciati. Significativamente il titolo della mostra è Sometimes I look east, sometimes I look west, a enunciare chiaramente questa duplice influenza. Gli esiti formali della riflessione di De Vries si appuntano tanto sul decorativismo, quanto sulle considerazioni concettuali ed estetiche proprie del fare ceramica.
Attraverso procedimenti di sovrapposizione, accostamento e riparazione di esemplari danneggiati (ad esempio usando la tecnica giapponese tradizionale del kintsugi), de Vries costruisce nuove narrative e simbologie. Opere notevoli come Orthus (2017) o Delft dish (2017) giocano con il frammento, esaltando il suo potenziale estetico e simbolico per configurarlo come elemento base da cui far scaturire nuova vita.
‒ Giulia Kimberly Colombo