Fotografia, scrittura, disegno e video sono i principali linguaggi con i quali gli artisti si misurano per affrontare il concetto di tempo e restituirne le molteplici sfaccettature.
Come si misura il tempo e qual è il suo effetto sulla realtà? Ciascun artista fornisce una personale risposta: Silvia Camporesi si concentra su enigmi irrisolti del passato, piccole storie controcorrente sospese tra il resoconto scientifico e memoria affettiva; il tempo di Letizia Cariello è invece tutto interiore, scandito da manualità e materialità tipicamente femminili; Jakub Woynarowski indaga sulla persistenza delle immagini nel tempo, specialmente dei simboli impiegati dai cifrari massonici.
Il tempo è fatto di piccoli fenomeni che passano in sordina, micro eventi che gradualmente generano trasformazioni e incidono sulla memoria collettiva; soltanto l’arte è in grado di coglierli, accoglierli e trasporli dal particolare all’universale e viceversa.
‒ Gaia Palombo