Trasformazioni silenziose. Una collettiva a Roma

Z2O Sara Zanin Gallery, Roma – fino al 18 novembre 2017. “Silently close are some particles” è il titolo della collettiva di Silvia Camporesi, Letizia Cariello e Jakub Woynarowski, a cura di Marinella Paderni, allestita nella galleria romana.

Fotografia, scrittura, disegno e video sono i principali linguaggi con i quali gli artisti si misurano per affrontare il concetto di tempo e restituirne le molteplici sfaccettature.
Come si misura il tempo e qual è il suo effetto sulla realtà? Ciascun artista fornisce una personale risposta: Silvia Camporesi si concentra su enigmi irrisolti del passato, piccole storie controcorrente sospese tra il resoconto scientifico e memoria affettiva; il tempo di Letizia Cariello è invece tutto interiore, scandito da manualità e materialità tipicamente femminili; Jakub Woynarowski indaga sulla persistenza delle immagini nel tempo, specialmente dei simboli impiegati dai cifrari massonici.

Il tempo è fatto di piccoli fenomeni che passano in sordina, micro eventi che gradualmente generano trasformazioni e incidono sulla memoria collettiva; soltanto l’arte è in grado di coglierli, accoglierli e trasporli dal particolare all’universale e viceversa.

Gaia Palombo

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Gaia Palombo

Gaia Palombo

Gaia Palombo (Latina, 1989) consegue nel 2014 la Laurea Magistrale in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli studi di Roma La Sapienza, con una tesi biografica e storico-critica su Donatella Landi. Nel 2012 svolge un tirocinio presso la Fondazione Pastificio…

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