Sharevolution: un nuovo spazio espositivo a Genova. L’intervista alla giovane gallerista

Inaugurato lo scorso ottobre, il nuovo spazio artistico è nato dalla volontà di una giovane storica dell’arte che ha deciso di intraprendere la carriera di gallerista. E noi l’abbiamo intervistata.

Condivisione, evoluzione e rivoluzione sono i concetti che danno forma a Sharevolution, spazio espositivo recentemente fondato a Genova da Chiara Pinardi, giovane storico dell’arte pavese che, dopo gli studi in storia dell’arte contemporanea condotti nel capoluogo ligure, ha deciso di intraprendere la carriera di gallerista. Sharevolution ha aperto le sue porte al pubblico lo scorso ottobre con Palinsesti, mostra collettiva curata da Angela Madesani che si protrarrà fino al prossimo 7 dicembre.

Sharevolution - Genova

Sharevolution – Genova

LA VISIONE DI UNA GIOVANE GALLERISTA

“Ho conseguito la laurea specialistica in Storia dell’arte contemporanea presso l’Università degli Studi di Genova con una tesi su un aspetto dell’arte degli anni Cinquanta e Sessanta (New Dada e Nouveau Réalisme)”, racconta ad Artribune Chiara Pinardi. “Nel frattempo riflettevo su cosa mi sarebbe piaciuto fare in questo settore, e ho pensato che mi sarebbe piaciuto creare e gestire relazioni a diversi livelli, con artisti, critici, curatori e fruitori dell’arte. Il nome Sharevolution spiega le mie intenzioni. Ho pensato a questo nome perché nel mondo contemporaneo credo ci sia l’esigenza di condividere sia l’evoluzione sia la rivoluzione, con tutti i soggetti che gravitano in questo ambiente. Ci tengo a sottolineare che sarà proprio il tema della condivisione quello che permetterà di lasciare un segno della mia attività. Da questo concetto deriverà un po’ il concept della galleria, il cui indirizzo artistico sarà sempre il risultato della condivisione di un progetto dell’artista o del curatore”.

Sharevolution - Genova

Sharevolution – Genova

LA MOSTRA

Il titolo Palinsesti trae origine dall’accezione originaria del termine, legata all’ambito filologico. Anticamente il palinsesto era la pagina manoscritta di un rotolo pergamenaceo o di un libro che viene scritto, cancellato e riscritto. Con questo tipo di cancellazione, la parte inferiore spesso tende a riaffiorare e a non essere completamente cancellata. “L’idea di questa mostra”, continua Pinardi, “è nata parlando con la curatrice Angela  Madesani, con la quale ho condiviso sia il tema, sia i nomi degli artisti (Ivan De Menis, Maurizio Donzelli, Herbert Hamak, Domingo Milella, Laura Pugno, Sybren Renema ed Elisabeth Scherffig). Le opere esposte in mostra hanno in comune il tema della sovrapposizione di codici linguistici differenti, pur mai perdendo la memoria del primevo sottostante. Sovrascrivere senza perdere la memoria del precedente tema mi pare un buon modo per affermare un valore, oggi, nel contemporaneo”. La prossima mostra in programma presso Sharevolution sarà dedicata al lavoro dell’artista di area Fluxus Gianni Emilio Simonetti. Seguiranno poi le personali di Fried Rosenstock – artista berlinese che prende le mosse da un ambito performativo e noto anche per la produzione di oggetti concettuali –, Elisabeth Scherffig e Ivan De Menis, questi ultimi già presenti nella collettiva attualmente in corso.

– Desirée Maida

Genova // fino al 7 dicembre 2017
Palinsesti
A cura di Angela Madesani
Sharevolution
[email protected]

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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