C’è solo un posto al mondo dove oggi si riesce ad assaporare, tra i profumi di tabacco, caffè e rhum, l’essenza del tempo, in tutte le sue declinazioni, ed è posizionato al centro del Mar dei Caraibi. Passato, presente e futuro a Cuba si mischiano, visceralmente, tra ideali, costrizioni e sogni. Ahora Cuba, la mostra allestita al Mudec, coglie e fotografa l’incredibile unicità del Paese e si propone di raccontarne il futuro, partendo dal passato.
Il progetto, inaugurato nell’estate del 2016, consiste in due fasi: la prima ha portato 53 kg di colore in otto città cubane, mettendoli a disposizione dei bambini per imprimere su carta la loro realtà e i loro sogni. 53 come gli anni dell’embargo, un numero carico di significato e tradizione che vuole essere alimentata e insieme stravolta dallo sguardo delle nuove generazioni.
La seconda fase è avvenuta in Italia. Partendo dagli oltre cento disegni dei bambini, gli artisti coinvolti hanno provato a rielaborarli. L’esito è un percorso personale che racchiude l’entusiasmante riflessione cubana e allo stesso tempo tiene in considerazione i cambiamenti politici, sociali ed economici che stanno segnando il Paese.
Ne è derivata una mostra viva, dove si avverte il pulsare dell’arte in senso estetico e sociale, dove il gioco, unito al colore, risulta una lingua per comunicare e riflettere, testimoniando come l’immediatezza di un disegno possa trasmettere molto e colpire un pubblico di diverse età e culture.
– Tommaso Santambrogio