Giochi di guerra. Diego Perrone a Genova

Villa del Principe, Genova – fino al 23 giugno 2017. Francesco Garutti lo definisce un “esperimento”, ma per Genova è una piccola rivoluzione interiore. Una nuova scultura di Diego Perrone è stata posta in una delle sale più istoriate della città antica. Si tratta della prima edizione del progetto “Davanti al Mare”, concepito da Vittorio Dapelo, prodotto e diretto dagli Amixi di Villa Croce.

La prima edizione di Davanti al Mare presenta il progetto dal titolo War Games, un “esperimento”, come lo ha definito il suo curatore Francesco Garutti. Un’elegante rivoluzione interna alla città di Genova. Un’esposizione inusuale della durata di poco meno di quattro settimane, un cammeo sulla contemporaneità che affida la propria estensione nel tempo a un libro d’artista edito da Humboldt Books.
War Games introduce un lavoro site specific di Diego Perrone (Asti, 1970) in dialogo con la storia di una fra le sale più antiche del capoluogo ligure, fra i paesaggi del tempo, i fondali e le illusioni prospettiche di pertinenza della sala della Villa del Principe, a Palazzo Doria Pamphili.

Diego Perrone, War Games (Humboldt Books 2017)

Diego Perrone, War Games (Humboldt Books 2017)

UN FORMATO SPERIMENTALE

La ricerca di Perrone a Genova ha attraversato i laboratori del Dipartimento di Ingegneria Navale dell’Università di Genova, gli archivi e gli studi di un gruppo scelto di maestri modellisti liguri per confrontarsi direttamente con gli arazzi appartenenti alla Sala del Naufragio della cinquecentesca Villa del Principe. Tra le scabrosità delle tessiture e le trasparenze della pasta di vetro, tra Marine militari e ricami sulla Battaglia di Lepanto.
Attraverso questa liaison, gli Amixi di Villa Croce Museo d’Arte Contemporanea di Genova supportano, producono, dirigono e dunque presentano un formato espositivo sperimentale, concepito da Vittorio Dapelo. Un processo anticipato, annunciato da una conferenza dell’artista a Villa Croce e da un periodo di incubazione durante il quale Perrone, in collaborazione con un curatore e un editore da lui scelti, è stato invitato a esplorare il territorio genovese per un tempo esteso al fine di produrre un’opera e un libro d’artista utilizzando come materia d’ispirazione non solo il museo e le sue suggestioni, ma anche l’architettura della città di Genova e il suo paesaggio.

Diego Perrone, War Games. Installation view at Villa del Principe, Genova 2017

Diego Perrone, War Games. Installation view at Villa del Principe, Genova 2017

RIFLESSI IN GIOCO

Il volume edito da Humboldt Books è diventato parte integrante del lavoro in mostra, un innesco tra contemporaneità e antichità, una raccolta fotografica compulsiva di dettagli e frammenti stampati su carta rosa. Gli arazzi della battaglia di Lepanto conservati a Villa del Principe, le mani, le parti e gli scafi in miniatura di un gruppo scelto di modellisti liguri e i dettagli della scultura in pasta di vetro di Diego Perrone si mescolano senza ordine a comporre una sequenza quasi cinematografica. Nel saggio breve di Francesco Garutti prende corpo un gioco di riflessi semplice e indiretto: i giochi navali dello storico e autore di fantascienza Fletcher Pratt, gli ambigui piani inclinati dell’architetto visionario Bel Geddes, la trama e l’ordito degli arazzi di Villa del Principe, le mani e i processi costruttivi dei maestri liguri sono in dialogo con un frammento vitreo che ne amplifica l’immaginario, toccando narrative senza orizzonti chiusi.

Ginevra Bria

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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