L’intimità della casa del poliedrico Canonica è un’interlocutrice privilegiata del progetto di Nick Devereux (Panama, 1978). Le opere, inglobate e celate dall’allestimento museale, appaiono fenditure sul substrato della materia. L’artista ha ideato un percorso site specific attorno alla figura umana, ora moltiplicando lo spazio mediante dipinti-paravento ispirati a bozzetti teatrali firmati Adolf Francois Appia, ora intervenendo su stampe di acrobati, su cartoline postali ingiallite e ancora, su ritratti familiari di ignoti borghesi del XIX secolo, per trasfigurarne la forma, nello sforzo di liberare la materia fluida sottostante. Volti vissuti in epoche passate, statue romane acefale custodite nel caveau della villa, busti classicistici in vetro sono tutti partecipi della metamorfosi della vita, dove le sembianze umane mutano in un amalgama informe che rinvia all’inquietudine delle figure incorporee di Francis Bacon e lascia disorientati.
– Fabio Massimo Pellicano