La materia dell’eterno. Arnaldo Pomodoro a Milano

Palazzo Reale, Milano – fino al 5 febbraio 2017. In occasione del 90esimo compleanno, la città d’adozione di Arnaldo Pomodoro rende omaggio all’artista con una grande mostra “diffusa”. Che prende le mosse dalla retrospettiva di Palazzo Reale.

Arnaldo Pomodoro (Marciano di Romagna, 1926) vede festeggiati a Milano i suoi 90 anni con esposizioni che hanno come epicentro la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale e la antistante piazzetta, dove è esposto il complesso scultoreo The Pietrarubbia Group (1975-2015). L’esposizione prende forma anche alla Triennale e al Museo Poldi Pezzoli, mentre un itinerario consigliato permette di accostarsi ad alcune opere già da tempo installate città.
Viene quindi reso un tributo a un artista fondamentale per il Novecento creativo nostrano, colmando un vuoto che si protraeva fin dal 1974, all’epoca della grande mostra alla Rotonda della Besana. Ci si potrebbe chiedere quanto sia corretto attendere un genetliaco significativo per dedicare attenzione a un artista che, in questa stessa città, assisteva (dal 1995 al 2013) ai travagli della sua stessa Fondazione.

UNA PANORAMICA ESTESA
Oggi il percorso espositivo fornisce una panoramica sulle opere a partire dal 1955, da quando Pomodoro si apprestava, anche attraverso l’esperienza nel Gruppo Continuità, insieme a Lucio Fontana, ad acquisire il lessico internazionale, mentre la sua minuta opera da orafo gli varrà una citazione anche nella qualificata rivista ulm, edita dalla Hochschule für Gestaltung dell’omonima città, istituto che Max Bill aveva fondato nel 1954 e che ebbe fra le sue presenze anche i giovani Sottsass, Nizzoli, Bonetto e Anceschi.

Arnaldo Pomodoro, Colpo d’ala, 1984 - photo Carlo Orsi

Arnaldo Pomodoro, Colpo d’ala, 1984 – photo Carlo Orsi

GEOMETRIA E MEMORIA
Se Lucio Fontana apriva prospettive inaspettate al di là della tela, Arnaldo Pomodoro fornisce i codici di quelle che egli stesso definì le “pagine di una scrittura illeggibile”, l’analogo dell’espressione poetica dell’“inesprimibile”. E, al di là dell’apparente, i tracciati nervosi, musicali, normalizzati dal rigore geometrico, nascono dallo scoprire ciò che possa stare al di là dell’immediatamente sensibile: qui sono materia e ingranaggi, magazzini della memoria che, come ricordava Jean Cocteau, “non contiene solo gli oggetti che vi abbiamo messo noi. Contiene quelli dei nostri antenati e degli antenati degli antenati”.
È quindi forse questa la scrittura che troveremo in qualche punto ancora nascosto della nostra terra oppure sono già queste le tavole incise che scopriranno le genti di un futuro lontanissimo, ignote a noi ma alle quali stiamo lasciando testimonianza fin d’ora.

Piero Tanca

Milano // fino al 5 febbraio 2017
Arnaldo Pomodoro
a cura di Ada Masoero
Catalogo Skira
PALAZZO REALE
Piazza del Duomo 12
02 875672
www.palazzorealemilano.it

MORE INFO:
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Redazione

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