Il Cimitero di Cesena diventa museo. Il percorso tra tombe gentilizie e architetture neoclassiche

L’iniziativa di valorizzazione del sito di culto fondato all’inizio dell’Ottocento si inserisce in un più ampio piano di promozione culturale dei cimiteri storici avviato dalle regione Emilia Romagna. A Cesena visite guidate e QrCode tra arte e storia

Tra le più recenti iniziative per valorizzare il patrimonio monumentale e artistico di un cimitero, in Italia, si segnala il progetto della città di Palermo, che all’inizio del 2025 ha firmato un protocollo d’intesa per organizzare visite guidate al Cimitero di Santa Maria di Gesù, che custodisce anche il mausoleo dei Florio. 

I cimiteri monumentali in Italia e nel mondo

Un’idea per offrire un nuovo percorso turistico tra tombe nobiliari e sepolture dei caduti di mafia, dalla metà del Quattrocento ai giorni nostri, sull’esempio di cimiteri monumentali famosi in tutto il mondo, dal Père Lachaise di Parigi al complesso vittoriano di Highgate a Londra. Anche in Italia, la mappa dei cimiteri monumentali è ricca di destinazioni che valgono una visita, da Milano a Genova, a Roma.
A Bologna, il Cimitero Monumentale della Certosa si può visitare anche grazie a un tour virtuale immersivo; mentre a Ravenna è stata sviluppata l’idea del videogioco Cimitero dal vivo.

La mappa del percorso guidato al Cimitero di Cesena
La mappa del percorso guidato al Cimitero di Cesena

Il progetto di valorizzazione del Cimitero monumentale di Cesena

E sempre alla Romagna fa capo un nuovo progetto di valorizzazione orientato alla riscoperta di un cimitero di grande valenza storica e culturale. L’estate scorsa, il Cimitero Urbano di Cesena è stato inserito dalla Regione Emilia Romagna nell’elenco dei siti storici e monumentali presenti sul territorio: ora l’amministrazione cittadina – anche grazie al contributo economico previsto dall’iscrizione nel registro regionale – presenta un percorso guidato curato dal Settore comunale Servizi al cittadino e innovazione tecnologica, che porterà i visitatori ad approfondire la storia di 25 tombe monumentali e della cripta-ossario dei caduti di guerra

La storia del Cimitero di Cesena e il percorso di visita

Istituito con provvedimento del Governatore di Cesena il 22 aprile 1813, il Cimitero Urbano di Cesena sorge sull’area un tempo occupata dall’Abbazia di Santa Croce, fuori dal centro storico. La sua realizzazione fu affidata ai più importanti architetti cesenati dell’epoca: al primo progetto di Barbieri (1809) mise subito mano Giacomo Bertozzi, poi il sito fu oggetto di numerosi ampliamenti a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. Alla chiesa in stile neoclassico, con porticati caratterizzati da colonne doriche, si somma il valore di eleganti cappelle gentilizie, spesso ornate con importanti opere d’arte. E diverse sono le tombe di illustri cittadini cesenati – Renato Serra, Maurizio Bufalini, i marchesi Ghini, i conti Chiaramonti – incluse nel percorso di valorizzazione, che termina presso l’ossario realizzato sotto la chiesa in ricordo delle vittime della seconda guerra mondiale. Dall’ingresso del cimitero, la visita accompagnerà quindi i visitatori tra le decorazioni liberty sulle pareti della cappella Gasperoni-Salberini, il cancello in bronzo della cappella Serra, gli affreschi sul tema della Resurrezione realizzati dal marchese Costantino Guidi nella tomba di famiglia.
Un museo a cielo aperto” sottolinea l’Assessore alla Cultura Camillo Acerbiche conserva al suo interno sculture e architetture di alto livello artistico dei maggiori artisti cesenati di Ottocento e Novecento, ma tramanda anche la memoria e i ricordi cittadini, raccontando storie epiche e tragedie importanti da conoscere e riscoprire”.
Per l’occasione sono stati approntati un progetto di restyling grafico – con l’ideazione di un nuovo logo – e un sistema di supporto digitale all’iniziativa, che potrà contare su una sezione dedicata nel sito web del Comune di Cesena e di pannelli di approfondimento con QrCode in prossimità dei punti di interesse del sito monumentale. Ma è previsto anche un calendario di visite guidate.

L’operazione di riscoperta dei cimiteri storici dell’Emilia Romagna

Il progetto cesenate deve leggersi nel contesto di una più ampia operazione di valorizzazione dei siti storici cimiteriali promossa a livello regionale dall’Emilia Romagna, con lo stanziamento di contributi annuali di promozione culturale, concessi tramite avviso pubblico: “Continuiamo il percorso avviato per il riconoscimento dei cimiteri significativi quali elementi del patrimonio culturale regionale da salvaguardare e valorizzare” spiega l’Assessore regionale alla Cultura, Mauro FelicoriVogliamo sostenere i progetti di restauro e di conservazione, oltre che ampliare la fruizione di questa parte del patrimonio culturale regionale che va oltre la memoria”. Tra questi, solo nell’ultimo anno, sono stati riconosciuti come luoghi di rilevanza storico-artistica anche il Cimitero ebraico di Cento (oggetto di importanti ricerche d’archivio), il Cimitero di Forlimpopoli e quello di Crocesanta a Bagno di Romagna; e ancora il Cimitero di Casaglia a Marzabotto, quelli di San Cataldo (dove è in fase di realizzazione un’audioguida per la visita) e di Vignola nel modenese, il Cimitero di Riccione.

Livia Montagnoli

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