Valorizzare i depositi e i loro tesori nascosti. La mostra a Palazzo Barberini a Roma

Si apre al pubblico il piano nobile del palazzo romano, dove composizioni ideali e campestri si fanno portavoce di un nuovo rapporto tra uomo e natura

Una grande mostra per riscoprire i tesori dei depositi di un grande palazzo romano. Parliamo di Palazzo Barberini, realizzato in via Quattro Fontane per volere di Francesco e Taddeo Barberini tra il 1625 e il 1633. Un cantiere illustre, che partì, inizialmente, sotto la direzione di Carlo Maderno (coadiuvato da Francesco Borromini), passando poi nelle mani del Bernini alla sua morte. Oggi, lo storico palazzo è sede delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, che grazie alla mostra Di natura e d’invenzione. Paesaggi, vedute e capricci dai depositi, a cura di Luigi Gallo, Paola Nicita e Yuri Primarosa, apre al pubblico uno spazio solitamente inaccessibile.

La mostra dai depositi a Palazzo Barberini

Il progetto espositivo ospita 14 capolavori firmati da Nicolas Poussin, Gaspard Dughet, Jan Frans van Bloemen, Pietro da Cortona, Jacob Philipp Hackert, Andrea Locatelli, Giovanni Paolo Pannini, François Boucher, Jean-Honoré Fragonard e Hubert Robert, provenienti in parte dai depositi del museo romano e in parte dal Museo Laboratorio delle Gallerie, ospitati nella Sala dei Paesaggi, situata al piano nobile di Palazzo Barberini. Un’iniziativa che oltre a porre un’attenzione sul rapporto tra uomo e natura attraverso il rinnovamento del genere paesaggistico tra il XVII e XVIII secolo, intende valorizzare le prestigiose opere custoditi nei depositi museali e spesso sconosciute al grande pubblico.

Questa è un’iniziativa nata in questo periodo di ‘vacatio’ in cui sono stato incaricato della direzione delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica e l’idea è quella di valorizzare le opere che si trovano nei depositi dei musei italiani”, spiega ad Artribune Luigi Gallo, curatore e direttore ad interim delle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma fino al 15 gennaio 2024, data in cui si è insediato il nuovo direttore Thomas Clement Salomon. “Un progetto che nasce con l’obiettivo di esporre opere paesaggistiche perchè ci sembrava consono in questi giorni di Natale (i più corti dell’anno) presentare paesaggi di primavera. Abbiamo scelto quattordici opere poco note che sono state selezionate secondo un criterio di genere e di importanza degli autori, infatti sono presenti capolavori di artisti quali Nicolas Poussin, Huber Rober e la meravigliosa veduta della villa di Castefusano della famiglia Sacchett, uno dei dipinti più importanti realizzati da Pietro da Cortona, nonché la prima veduta di un luogo realmente esistente”.

Valentina Muzi

www.barberinicorsini.org/

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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