L’Horniman Museum and Gardens di Londra riconsegna alla Nigeria 72 antichi manufatti

Ancora restituzioni. Come richiesto dalle istituzioni nigeriane, il museo restituisce gli oggetti antichi trafugati nell'Ottocento, inclusi dei Bronzi del Benin: “Sono molte le prove che siano stati prelevati con la forza”

Nuovo importante passo avanti nel processo di restituzione che, all’interno di una ridiscussione dei rapporti culturali fra Paesi occidentali e Paesi africani, sta lentamente portando al rimpatrio delle migliaia di opere d’arte che nei secoli coloniali hanno preso la via dell’Europa o degli Stati Uniti. L’ultimo episodio in ordine di tempo è avvenuto a Londra. L’Arts Council England ha pubblicato nel 2020, in collaborazione con l’Università di Leicester, una serie di linee guida per i musei del Regno Unito su come trattare la delicata questione delle opere d’are africane facenti parte delle collezioni dei musei britannici, e valutare caso per caso le richieste di restituzione che giungono dall’Africa. Il clima, comunque, dev’essere quello della collaborazione e del rispetto. E infatti sono stati diversi i casi di rimpatrio di opere d’arte africane dal Regno Unito. L’ultimo vede protagonista l’Horniman Museum, al quale lo scorso gennaio il National Committee of Museums and Antiquities nigeriano ha chiesto di riavere un corpus di 72 oggetti antichi trafugati nel lontano 1897. Richiesta alla quale il Museo ha acconsentito, come ha dichiarato Eve Salomon, presidente del Consiglio d’Amministrazione del Museo: “Sussistono prove molto chiare che gli oggetti in questione sono stati acquisiti con la forza e riscontri esterni hanno confermato la nostra opinione che sia etico e doveroso restituirli alla Nigeria.

LE OPERE RESTITUITE DALL’HORNIMAN MUSEUM ALLA NIGERIA

Fra i 72 oggetti, anche 12 targhe di rame conosciute come i Bronzi del Benin, che furono trafugate dalle truppe britanniche nel 1897, durante un’operazione militare a sostegno delle truppe francesi, impegnate nella conquista del Paese. I Bronzi del Benin sono una collezione di oltre mille targhe e sculture di rame, ottone e bronzo che adornavano il palazzo reale nel Regno del Benin in quello che oggi è conosciuto come lo Stato di Edo, in Nigeria. Fra gli altri oggetti in questione, anche un’antica maschera pettorale. L’Horniman Museum ha già avviato i contatti con il National Committee of Museums and Antiquities per definire le modalità di trasferimento formale della proprietà e sondare la possibilità di trattenere alcuni oggetti in prestito per prossime mostre, così come per poterli mettere a disposizione dei ricercatori. Attualmente, il tesoro dell’antico regno del Benin si trova ancora in gran parte sparso nei musei e nelle collezioni private di tutto il mondo; il solo British Museum possiede infatti ben 900 oggetti del Benin fra le sue collezioni, in attesa di restituzione. C’è ancora molto da fare ma, passo dopo passo, anche questo lascito del colonialismo sarà smantellato.

– Niccolò Lucarelli

https://www.horniman.ac.uk/

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Niccolò Lucarelli

Niccolò Lucarelli

Laureato in Studi Internazionali, è curatore, critico d’arte, di teatro e di jazz, e saggista di storia militare. Scrive su varie riviste di settore, cercando di fissare sulla pagina quella bellezza che, a ben guardare, ancora esiste nel mondo.

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