Il nuovo allestimento della Sala del Beato Angelico al Museo di San Marco di Firenze

Finalmente le opere del grande maestro, eccellente pittore secondo Giorgio Vasari, torneranno a vivere di luce propria grazie all’intervento dei Friends of Florence

I suoi affreschi custodiscono il silenzio della preghiera perché la profonda spiritualità della sua pittura è percorsa da una luce quieta che ci restituisce l’eleganza di figure espressive che racchiudono la bellezza della fede. Sedici capolavori di Beato Angelico, “eccellente pittore” e “ottimo religioso”, come lo definì Giorgio Vasari, tornano al pubblico grazie ad una rinnovata esposizione: la nuova “Sala del Beato Angelico” del Museo di San Marco è stata interamente riallestita grazie alla disponibilità dei Friends of Florencee questo prestigioso intervento chiude idealmente le celebrazioni per i 150 anni del Museo.

BEATO ANGELICO: IL NUOVO ALLESTIMENTO

Le opere seguono oggi una coerente successione cronologica e il nuovo allestimento cambia radicalmente rispetto a quello realizzato nel 1980 dall’allora direttore Giorgio Bonsanti, grazie alle nuove strutture e a una illuminazione tecnologicamente aggiornata. “Il nuovo allestimento”, sottolinea Angelo Tartuferi, direttore del Museo di San Marco, “riporta alla ribalta internazionale l’incomparabile nucleo di dipinti angelichiani, finalmente con un’illuminazione adeguata, che susciterà la meraviglia anche da parte degli studiosi. La visita è arricchita nei contenuti da didascalie e pannelli in italiano e in inglese, che presentano anche le ricostruzioni dei complessi pittorici originari, illustrando le loro parti oggi conservate in altri musei in Italia e all’estero. Questi apparati offrono al visitatore anche la misura della notevole dispersione che purtroppo ha interessato la vasta produzione del grande maestro”.

BEATO ANGELICO: LA NUOVA ILLUMINAZIONE

Tanti i capolavori che si aprono ai visitatori a partire dalla Deposizione dalla Croce, eseguita per la cappella di Palla Strozzi, che si più ammirare all’inizio del percorso espositivo, fino al Giudizio finale, al trittico per la Compagnia di San Francesco in Santa Croce, ultimato intorno al 1430, per continuare con opere come la pala di Annalena, la pala di San Marco, il Tabernacolo dei Linaioli, e dipinti di dimensioni minori, come le tavole dell’Armadio degli Argenti, le raffinatissime predelle o i reliquari. “Adesso tutti potranno vedere le opere del Beato Angelico con un allestimento che esalta la maestria dell’artista in modo straordinario” precisa Simonetta Brandolini d’Adda, Presidente di Friends of Florence. Nel museo di San Marco non resta che osservare la raffinatezza delle sue opere che ancora oggi ci restituiscono tonalità vivaci, perfezione tecnica e l’indole delicata di uno dei più grandi maestri del primo rinascimento.

Anna Amoroso

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Anna Amoroso

Anna Amoroso

Giornalista presso il Corriere Fiorentino, dorso toscano del Corriere della Sera. Ha sviluppato esperienza anche nel dipartimento Marketing & Media della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, nell’organizzazione di eventi culturali (Festival Internazionale di Fotografia presso il Macro) e come…

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