Dopo 22 anni chiude a Roma la galleria The Gallery Apart: “cambiate le fondamenta del sistema” 

Ad annunciarlo con un messaggio i galleristi e collezionisti Fabrizio Del Signore e Armando Porcari. “La crisi sta scuotendo l’intero settore dell’arte”

“Cari amici, 

dopo 22 anni di passione, ricerca, amicizia, fatica e divertimento, The Gallery Apart interrompe la sua attività. È stata una entusiasmante cavalcata resa possibile anzitutto dal valore dei “nostri” artisti e dall’impegno dei nostri collaboratori, ma anche dall’affetto, dalla considerazione e dalla vicinanza di collezionisti, curatori, professionisti del modo delle fiere, giornalisti e appassionati che hanno seguito e supportato il nostro lavoro. A tutti va il nostro ringraziamento”.  Con queste parole la galleria The Gallery Apart di Fabrizio Del Signore e Armando Porcari comunica la propria decisione di interrompere l’attività di galleria negli spazi del Quartiere Ostiense a Roma. Parole, che anche in questo frangente, rivelano quella che è stata fin dall’inizio la natura collaborativa ed elegante del progetto e delle persone che gli hanno dato vita. 

La storia di The Gallery Apart 

Nata dalla passione di due collezionisti nel 2003, cambia nel corso di 22 anni quattro volte pelle, mantenendo sempre la casa madre a Roma. Dopo un periodo itinerante e pop up, la prima sede è in un piccolo spazio in via della Barchetta, la seconda in Via di Monserrato 40, inaugurando con Luana Perilli fra Campo de Fiori e Via Giulia. Per poi approdare nel 2013 con una mostra di Dominik Lang e l’obiettivo di avere una venue in grado di accogliere progetti di grande respiro, in Via Francesco Negri nel quartiere Ostiense, interessato da un ampio progetto di riqualificazione urbana, poco distante da via del Porto Fluviale e dalla metro Piramide. Due piani, vetrina su strada, spazi per gli uffici, e per le residenze. “Sentivamo il bisogno di allargarci”, ci avevano raccontato allora. 
E in effetti così è stato. In 12 anni di lavoro in quella sede, fermati solo dal Covid (a livello espositivo in realtà, la galleria portò avanti con gli artisti una serie di progetti digitali con #aparthegalleryapart), Porcari e Del Signore combinano un po’ di tutto, lasciando agli artisti la libertà di utilizzare pareti, pavimenti e soffitti come corpi viventi da modellare secondo la loro opera.  

Bertille Bak, Le berceau du chaos, 2022, particolare, installazione elettromeccanica, metallo, legno, 5x5 m. Produzione Fondazione Merz
Bertille Bak, Le berceau du chaos, 2022, particolare, installazione elettromeccanica, metallo, legno, 5×5 m. Produzione Fondazione Merz

Gli artisti di The Gallery Apart 

Tanti gli artisti che passano dalla galleria, tanti quelli che restano come presenze fisse: Marco Strappato, Luana Perilli, Alessandro Scarabello, Federica Di Pietrantonio, Mariana Ferratto, Bertille Bak, Chto Delat, Gea Casolaro, Corinna Gosmaro, Florian Neufeldt, Meital Katz-Minerbo, Oliver Ressler, alcuni dei quali seguiti fin dall’inizio, fino a Cesare Pietroiusti, entrato in squadra alla fine del suo mandato alla Presidenza di Palexpo, e Gabriele Di Matteo. Tanti anche i successi e i riconoscimenti raccolti extramoenia, con premi, partecipazioni illustri, acquisizioni e premi ad artisti, seguiti e scoperti dalla galleria stessa. Negli anni inoltre cresce anche nella partecipazione alle fiere: dalle prime Miart e Artverona nel 2009, fino a diventare una presenza fissa ad Artissima a Torino o Arte Fiera a Bologna, dove ha presenziato fino all’ultima edizione, credendo fino all’ultimo nel proprio ruolo culturale e imprenditoriale. 

Gli scenari del mercato dell’arte 

Fabrizio Del Signore e Armando Porcari sono stati in questi ventidue anni due protagonisti attivi della scena culturale e artistica in Italia e all’estero. Nel corso del tempo la galleria è stata attraversata da progetti politici e di critica sociale che hanno offerto una nuova visione della funzione dell’arte, grazie ad artisti come Bertille Bak (Premio Merz, 2019), Chto Delat, Ressler e Pietroiusti. Nonostante le buone notizie offerte dall’abbassamento dell’Iva al 5% sulle opere d’arte, giunte tuttavia solo di recente, è evidente che qualcosa è mancato.  Quando uno spazio in prima linea come The Gallery Apart chiude l’intero settore registra una grande perdita e importanti artisti soffrono della chiusura di un percorso, che resterà umano, ma non professionale. “Non c’è bisogno”, chiudono i due galleristi nel loro messaggio, “di indicare le cause della nostra decisione, tanto evidenti sono i segni di una crisi che sta scuotendo le fondamenta di un settore la cui progressiva emarginazione, soprattutto nelle sue espressioni di vero sostegno agli artisti, finirà per indebolire ulteriormente il tessuto culturale del Paese. Il nostro pensiero va quindi ai nostri colleghi, in particolare ai più giovani, il cui coraggio merita di essere premiato dall’avvento di tempi migliori. È l’augurio che rivolgiamo a tutti”. 

Santa Nastro 

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Santa Nastro

Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. Dal 2015 è Responsabile della Comunicazione di…

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