Si chiama “Che je famo fa” il canale Instagram che raccoglie gli eventi culturali per bambini a Roma (i genitori ringraziano)

A fronte di un’offerta culturale per bambini tra le più ricche d’Europa, Roma sconta una frammentarietà informativa che rende faticoso, per i genitori, rintracciare attività ed eventi per valorizzare il tempo libero con i propri figli. E in un anno il progetto nato per ovviare al problema ha già raccolto 10mila iscritti

“Che je famo fa’?”. È passato un anno dall’avvio del progetto digitale che prende in prestito una colorita espressione romana per andare dritto al punto: trovare attività per i bambini, a Roma, è spesso un’impresa. Gli eventi sono tanti – Roma è tra le città europee con la più vasta offerta culturale per bambini, spesso gratuita – ma sparsi in diversi quartieri e comunicati in mille modi diversi: pagine Facebook, volantini, gruppi WhatsApp, siti poco aggiornati. E cercare la soluzione più giusta è un impegno che a ogni genitore costerebbe in media 5-6 ore settimanali. 

“Che je famo fa”: il canale Instagram che trova eventi per bambini a Roma 

Lo sanno bene le ideatrici dal canale Instagram (e pagina Facebook) Che je famo fa: “Cosa facciamo fare ai nostri figli? Dove li portiamo? Cosa c’è di interessante in città?”, si sono chieste spesso prima di decidere di aprire una piattaforma di incontro creata da genitori per i genitori. E in dodici mesi il progetto ha raccolto oltre 10mila iscritti su IG, a testimonianza di quanto la carenza di informazioni fosse un problema comune a molti, e la richiesta di indicazioni utili per programmare le attività del fine settimana dei bambini altissima. Interamente dedicato alla selezione e condivisione degli appuntamenti culturali più significativi per bambini “dagli 0 ai 99 anni”, il canale è diventato un punto di riferimento che raccoglie e segnala le migliori attività per famiglie in modo chiaro e accessibile. 

Come orientarsi nell’offerta culturale per bambini a Roma

A differenza di altre capitali come Parigi e Londra” spiegano le creator digitali ed esperte di comunicazione fautrici dell’iniziativa “Roma non ha un unico spazio dedicato alla comunicazione degli eventi per i più piccoli, o se c’è non si è imposto come punto di riferimento per la comunità genitoriale”. Che je famo fa ha provato e prova a colmare questo vuoto, con una mappa delle attività, proposte di settimana in settimana in vista del weekend, che riguarda tutti i 15 municipi della città.
“L’idea è stata semplice, perché tutto è partito da una reale esigenza familiare: voler rendere partecipe nostro figlio delle attività e della bellezza di questa città. Ogni fine settimana ciascuno di noi vorrebbe passare del tempo qualitativamente alto con i propri bimbi e si chiede: cosa gli facciamo fare?”.

Come funziona il canale “Che je famo fa”

A Roma sono circa 900mila le famiglie con figli, e l’ambizione più grande del canale è quella di diventare una comunità di genitori e operatori culturali, educatori che vogliono condividere esperienze. Per questo, chiunque può segnalare eventi e suggerire attività, contribuendo a creare un’agenda sempre più ricca e inclusiva. E sono tanti i genitori romani che scrivono per ringraziare dell’opportunità, proponendo a propria volta suggerimenti e consigli. “Questa città è unica al mondo” evidenzia Lucia Ritrovatoe offre ai bambini e ragazzi delle possibilità formative di altissima qualità. Riuscire a sintetizzarle in un carosello settimanale aiuta moltissimo i genitori. La frammentarietà informativa con cui fa i conti la Capitale è un paradosso per una città che non ha eguali in Europa per attività, eventi, quantità di musei e biblioteche”. Infatti, ogni settimana, il canale presenta un mix variegato di appuntamenti, corredati di indirizzi, recapiti e informazioni utili per organizzarsi. Dalle passeggiate guidate gratuite alla scoperta della storia di Roma alle iniziative in libreria, ai laboratori didattici organizzati da musei e associazioni culturali, ai festival di burattini, alle escursioni nei parchi o in fattoria, alle mattinate musicali. E un sito web? Presto.

Livia Montagnoli

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