Cosa vedere a Milano in previsione dell’Arch Week 2024

Qualche suggerimento per scoprire la città questo fine settimana tra inaugurazioni, mostre ed eventi

L’imminente ritorno della Milano Arch Week – la settimana dedicata all’architettura, alle trasformazioni urbane e al futuro delle città promossa dal 2017 dal Comune di Milano, Politecnico e Triennale – in arrivo in città per la sua sesta edizione da lunedì 20 maggio a domenica 26 maggio 2024, è una buona occasione per esplorare le sue mostre più significative appena inaugurate e gli eventi che animano proprio questo fine settimana che anticipa i giorni frenetici dedicati al mondo della progettazione. Eccone una selezione.

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La mostra-evento Chorus al M.A.C. Musica Arte e Cultura 

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I 145 anni dalla nascita di Felice Carena alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo

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La prima personale in Italia di Shepard Fairey (OBEY) alla Fabbrica del Vapore

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I 100 anni dalla nascita di Roberto Sambonet alla Triennale di Milano

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La mostra-evento dell’emblematico designer Yohji Yamamoto a 10 Corso Como

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Ultimo weekend per la mostra su Mario Schifano allo Spazio Roseto

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La Milano del design Anni ’80 e ’90 all’ADI Design Museum

Il M.A.C. Musica Arte e Cultura ospita fino al 19 maggio 2024 la seconda edizione della mostra- evento Chorus – che affonda le sue radici nell’attività di Milano Scultura ma si propone di allargare il proprio orizzonte ed esplorare altri territori – organizzata da Ilaria Centola e curata da Valerio Dehò. L’esposizione di quest’anno riprende il format originale proponendo in contemporanea opere di dieci artisti che, pur rimanendo autonomi e distinti, vanno a costituire un primo spazio di coralità. L’elemento di novità è rappresentato da una nuova sezione, intitolata Inside Chorus, dove sette artisti presentano ognuno un’opera singola andando a costituire un secondo spazio di dialogo tra diverse personalità. Gli artisti coinvolti in tutto il progetto Chorus sono: Isabella Accenti, Giulia Alberti, Gabriello Anselmi, Carlo Bacci, Rachele Bianchi, Giacomo Bonciolini, Angelo Bozzola, Alessandra Cantamessa, Adriano Cecco, Tina Cosmai, Antonio Cursano, Carlo D’Orta, Mario Flores. Grazia Gabbini, Carlo Guzzi, Kuturi, Max Marra, Giuseppe Mestrangelo, Pietro Panza, Andrea Prandi, integrata dalle Performance diGloria Campriani, Giovanna Lacedra, Florentia Martinez e dall’esordiente Roberta Gatto.

https://www.milanoscultura.com/

Chorus
Chorus

Intesa Sanpaolo apre al pubblico dal 17 maggio al 29 settembre 2024 nel suo museo di Milano delle Gallerie d’Italia, la mostra Felice Carena, dedicata a uno degli artisti più importanti e meno conosciuti del Novecento storico, a cura di Luca Massimo Barbero, Virginia Baradel, Luigi Cavallo ed Elena Pontiggia. A 145 anni dalla nascita, questa mostra vuole ricostruire la parabola artistica del grande pittore torinese, ma fiorentino e veneziano d’adozione – considerato fino agli Anni Quaranta uno dei grandi maestri del Novecento europeo – che ebbe una straordinaria produzione grazie alla sua ricerca pittorica, luminista e poetica. In mostra oltre cento opere, oggi conservate in collezioni pubbliche e private delle città in cui il pittore visse e lavorò (Torino, Roma, Firenze e infine Venezia), e anche importanti e sorprendenti inediti. L’esposizione illustra la carriera e i successi di Carena che attraversa la prima metà del XX secolo con sperimentazioni sempre nuove, che spaziano dal simbolismo all’espressionismo, in una continua ricerca di dialogo con la tradizione classica e rinascimentale.

https://gallerieditalia.com/it/milano/

Mostra Felice Carena alle Gallerie d'Italia di Milano - Estate
Mostra Felice Carena alle Gallerie d’Italia di Milano – Estate

OBEY: The Art of Shepard Fairey è la prima esposizione museale in Italia interamente dedicata allo street artist Shepard Fairey (OBEY). Curata dall’artista e dalla galleria Wunderkammern in collaborazione con il Gruppo Deodato, coprodotta con la Fabbrica del Vapore e promossa dal Comune di Milano, la mostra si svolge fino al 27 ottobre 2024 negli spazi della Cattedrale presso la Fabbrica del Vapore di Milano, concepiti come fossero una città: da una piazza centrale si diramano cinque differenti percorsi che conducono alle sue opere più iconiche, accanto a numerosi pezzi unici inediti. “Questa mostra rappresenta un viaggio, senza precedenti in Italia, nell’universo artistico di Shepard Fairey, uno dei più influenti street artist internazionali e testimonia il costante impegno del Comune nel sostenere e produrre iniziative culturali che, attraverso l’arte, incoraggiano riflessioni su temi universali come la pace, l’uguaglianza la giustizia, la tutela dell’ambiente, l’universalità della musica”, dichiara Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano. “Nulla è più importante in questo momento storico che sottolineare, come afferma l’artista stesso, che non c’è un noi contro di loro; c’è solo un noi”.

https://www.fabbricadelvapore.org/

Shepard Fairey, Carga Frágil (2021), São Paulo - Brazil, Courtesy Artist ObeyGiant.com _ Photographer Jon Furlong
Shepard Fairey, Carga Frágil (2021), São Paulo – Brazil, Courtesy Artist ObeyGiant.com _ Photographer Jon Furlong

Dal 17 maggio, fino all’8 settembre 2024, Triennale Milano presenta la mostra Roberto Sambonet. La teoria della forma, a cura di Enrico Morteo e con progetto di allestimento di Daniele Ledda, XyComm. L’esposizione, la più ampia mai realizzata su questo grande artista e progettista, celebra il centenario dalla nascita di Sambonet attraverso oggetti, disegni, dipinti e documenti in gran parte inediti, provenienti principalmente dall’Archivio Pittorico Roberto Sambonet. La mostra è composta da tre sezioni principali, ciascuna organizzata da una serie di sottostrutture tematiche. La prima sezione ripercorre gli snodi cruciali della formazione culturale di Roberto Sambonet e indaga alcuni aspetti peculiari del suo modo di procedere, costruendo inattese associazioni formali e stringenti sintesi analitiche. La seconda parte è composta da un ideale percorso di esplorazione in cui temi e progetti si accostano secondo uno schema impostato da lui stesso. L’ultima sezione della mostra espande il tema dei grandi quadri dedicati alla cangiante superficie del mare e si chiude sulla collaborazione con “il Sole 24 Ore”, in cui le sue passioni per i gusti e i sapori del mondo sono pretesti per narrare incontri, scoperte, esplorazioni.

https://triennale.org/

Delfino Sisto Legnani - DSL Studio @ Triennale Milano
Delfino Sisto Legnani – DSL Studio @ Triennale Milano

Nel nuovo capitolo di 10 Corso Como, secondo la visione di Tiziana Fausti, lo spazio espositivo della galleria continua la sua programmazione dedicata alla cultura della moda con un progetto speciale del designer che ne ha provocato e ispirato estetiche e immaginari: Yohji Yamamoto. Presentato da 10 Corso Como e Yohji Yamamoto, il progetto curato da Alessio de’ Navasques raccoglie un dialogo tra capi iconici di sfilata, collezioni recenti e future, in un climax ascendente e immersivo. Fino al 31 Luglio 2024 negli spazi della galleria saranno protagonisti gli abiti, in un flusso dove ogni forma, taglio e geometria, trasmette un’idea di futuro, oltre il tempo.

https://10corsocomo.com/it

La mostra Yohji Yamamoto. Letter to the Future
La mostra Yohji Yamamoto. Letter to the Future

Ultimo weekend per visitare la mostra Mario Schifano. Compagni in un’oasi sotto il cielo stellato, a cura di Monica Schifano e Marco Meneguzzo aperta fino al 19 maggio a Milano, allo Spazio Roseto in corso Garibaldi 95, con ingresso gratuito. L’esposizione presenta per la prima volta dipinti realizzati dal grande artista tra il 1966 e il 1968 e mai esposti al pubblico fino oggi: da Inevitabile viaggio a Marrakesh a Compagni (bacio), del 1968, Oasi (o Palme) del 1967, Senza titolo (palma, stelle, falce e martello), 1967-68 fino a Tutte stelle del 1967 otto tele – mai viste e mai fotografate ad oggi -, che a Roma la principessa Patrizia Ruspoli commissionò a Schifano per ricoprire pareti e soffitto di una stanza, ora fedelmente riprodotta fedelmente in mostra, dove il pubblico potrà entrare per vivere la stessa emozione di allora. Schifano immaginò questo spazio come un luogo immersivo, completamente avvolti dalle stelle in una sensazione di movimento, di leggerezza e di esaltazione dei sensi.

SPAZIO ROSETO, corso Garibaldi 95, Milano

Mario Schifano, Inevitabile viaggio a Marrakesh, 1968, smalto e spray su tela 400x400cm polittico (particolare_titolo)©ArchivioMarioSchifano
Mario Schifano, Inevitabile viaggio a Marrakesh, 1968, smalto e spray su tela 400x400cm polittico (particolare_titolo)©ArchivioMarioSchifano

Ha appena inaugurato in città un grande ritratto del design italiano e della creatività milanese e internazionale negli anni ’80 e ’90: è la mostra Davide Mercatali Polaroid Party Noi Gente Del Design ’80 e ’90 all’ADI Design Museum fino al 10 giugno 2024. L’architetto, designer, promotore di marchi ed eventi legati al mondo della produzione industriale per la casa e gli spazi pubblici (Zeus, Metals e Fantini) ha scattato in quegli anni più di 4mila Polaroid: ritratti di amici archiviati in grandi libroni ad anelli, i primi ‘Faces Books’ della storia della creatività a Milano. Era lui l’algoritmo che metteva in contatto con tutti prima dell’arrivo dei social network. Li ricorda così: “Negli anni ’80 ho iniziato a fare ritratti a tutti gli amici che incontravo. Avevo un’intensa vita notturna e sociale. Spesso incontravo quelli che facevano come me i designer e quelli con cui lavoravamo: architetti, fotografi, pubblicitari, giornalisti, PR, clienti, galleristi, artisti, fumettisti, musicisti, DJ e gente dei locali. Così mi sono trovato a gestire un indirizzario importante, che ho utilizzato per organizzare grandi feste, come i mitici incontri di Zeus in via Vigevano e all’ex Ansaldo. In queste occasioni ho fotografato un popolo intero. Quando ho pensato a una festa per la fine del Millennio a L’Havana a Cuba, ho usato le mie Polaroid come invito”.

https://www.adidesignmuseum.org/

Fernanda Pivano, Elio Fiorucci, Carlo Capasa, Mario Marenco, Cinzia Ruggeri, Roberto D’Agostino
Fernanda Pivano, Elio Fiorucci, Carlo Capasa, Mario Marenco, Cinzia Ruggeri, Roberto D’Agostino
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La mostra-evento Chorus al M.A.C. Musica Arte e Cultura 

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I 145 anni dalla nascita di Felice Carena alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo

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La prima personale in Italia di Shepard Fairey (OBEY) alla Fabbrica del Vapore

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I 100 anni dalla nascita di Roberto Sambonet alla Triennale di Milano

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La mostra-evento dell’emblematico designer Yohji Yamamoto a 10 Corso Como

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Ultimo weekend per la mostra su Mario Schifano allo Spazio Roseto

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La Milano del design Anni ’80 e ’90 all’ADI Design Museum

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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