Come funziona l’educazione artistica all’estero. L’Academy of Art University in California 

Il tema della formazione in ambito artistico è da sempre tra quelli più dibattuti dalla nostra testata. Con gli Stati Uniti e questa intervista a Elisa Stephens parte una indagine su come funziona l’educazione per artisti all’estero

Come funziona la formazione in ambito artistico all’estero? Quali sono i metodi di insegnamento e le strategie adottate nell’educazione degli artisti del futuro? Quali i profili più ricercati? Parte dagli Stati Uniti, più nello specifico dalla California la nostra survey sul tema con una conversazione con Elisa Stephens, presidente della Academy of Art University in California, a San Francisco. Fondata nel 1929 dal nonno e originariamente gestita nella casa di famiglia, mentre negli Stati Uniti e nel mondo crollava la Borsa, l’Università si è trasformata nel tempo, sviluppando nuovi programmi e diventando un punto di riferimento per chi vuole formarsi in arte e design, ma anche nelle nuove tecnologie, con collaborazioni con marchi come NASA, Nike, Adobe, Audi e Stelantis. Ecco cosa ci ha raccontato. 

Partiamo dai competitor dell’Academy of Art University in California. Chi sono? 
Non pensiamo al tema della educazione in termini di competizione. Ci sono università pubbliche che offrono programmi di arte e design ma non è il loro focus primario. Coesistono università pubbliche e private specializzate in arte e design, ma ci sono molti ostacoli in termini di ammissione, che includono un sacco di prerequisiti accademici. Questo fa sì che molti studenti che desiderano perseguire i propri sogni creativi desistano dal loro scopo. La nostra Accademia non ha policy in questo senso e offre un ambiente dove studenti di ogni tipo possano perseguire i propri sogni creando portfolio professionali in un ambiente educativo. 

Che tipo di figure professionali formate? 
Artisti e designer in oltre 100 discipline creative, con 22 scuole. Offriamo una educazione internazionale nelle Fine Arts che include pittura, scultura, grafica. Abbiamo una scuola professionale in motion pictures, recitazione e scrittura. La nostra scuola di comunicazione forma studenti nel campo delle graphic arts, della pubblicità dell’interazione UX/UI e in comunicazione. C’è pure un corso di Game Development che forma gli studenti in tutti gli aspetti del gaming, dalla progettazione alla programmazione 

Che tipo di contesto c’è intorno all’Università?  
Il valore delle persone educate attraverso lo STEAM thinking (acronimo che evidenzia l’importanza della creatività nell’educazione, ndr) sta diventando sempre più importante nel mondo attuale. L’AI può essere un meraviglioso strumento di ideazione, ma non può replicare la forza della diversità creativa e della curiosità della mente umana. La nostra scuola offre corsi che vanno in tal senso in più della metà delle sue scuole. Gli studenti formati a pensare in modo creativo sono in grado di adattarsi più rapidamente ai cambiamenti del mercato del lavoro e di creare lavoro tempestivo e pertinente al mercato del lavoro di oggi. 

Elisa Stephens
Elisa Stephens

Che modello educativo offrite ai vostri studenti? Chi frequenta i vostri corsi? 
Il nostro modello di insegnamento è volto ad abbracciare il meglio del passato, creando il presente e anticipando il futuro. I nostri studenti sono in primis educati alle abilità fondamentali di cui gli artisti hanno bisogno per avere successo. Quindi impiegano queste competenze in lezioni pratiche a fianco di professionisti del settore. Incoraggiamo i nostri studenti a usare le ultime tecnologie, quali la stampa 3D, la realtà virtuale, l’AI generativa per creare portfolio sperimentali che portino a interessanti opportunità di lavoro. Tutti i nostri studenti imparano facendo. 

Come valorizzate la diversità? 
Per definizione l’arte è diversa. E questo significa che gli artisti sono un incredibile gruppo “diverso”. Il nostro corpo studenti è etnicamente e geograficamente composito, con oltre 100 nazioni di provenienza e virtualmente in tutti gli stati dell’Unione. Ma la nostra policy “senza barriere” facilità anche la diversità in termini socioeconomici e di formazione. Apriamo le porte a tutti coloro che vogliono studiare arte e design, senza curarci delle loro esperienze passate, dell’età, dello stato di carriera. Metà del nostro corpo studenti ha superato i 24 anni, con molti che sono tornati a studiare per avere una seconda opportunità di carriera o per avere un nuovo livello di formazione, rimanendo competitivi in un mercato del lavoro che cambia velocemente. È un mix molto ricco di studenti provenienti da tutto il mondo con un ampio ventaglio di esperienze di vita che rendono la vita all’Accademia vitale ed emozionante. 

Come selezionate i docenti e che tipo di contratti offrite? Che responsabilità hanno? 
La nostra facoltà offre lavoro a professionisti del settore che insegnano la propria disciplina, portando uno sguardo da dentro nei trend e nei bisogni delle aree di lavoro in cui generalmente operano. Questo non solo prepara i nostri studenti al mondo del lavoro ma offre anche delle opportunità di networking già mentre sono a scuola. Assicuriamo ai nostri studenti una formazione con docenti che sono già inseriti nelle dinamiche del mondo reale nei rispettivi settori di riferimento. 

Quali attività collaterali offrite ai vostri studenti (mostre, progetti speciali, workshop, premi)? 
L’Accademia offre un ampio raggio di attività al corpo studenti. Ad esempio, mostre annuali, premi, opportunità di collaborazione con importanti aziende e organizzazioni, una serie di lectures con ospiti esterni, internship, e molto altro. Abbiamo anche molte attività sportive con squadre maschili e femminili. 

Nella tua opinione quali sono in punti di forza e debolezza della formazione universitaria in ambito artistico negli Stati Uniti? 
Vedo due debolezze principali. La prima è che molte scuole chiedono in fase di ammissione agli studenti di produrre portfolio di opere create in precedenza. Ma noi crediamo che il passato di un artista non può predire il suo futuro. Il secondo sta in una mancanza di addestramento in quelle che sono le competenze fondamentali. Gli artisti del passato hanno costruito edifici e dipinto capolavori che sono durati nei secoli. Imparare le competenze basilari e le tecniche su cui questi si fondano fa sì che gli artisti e i designers di oggi siano capaci di creare opere che resistano al test del tempo. Non posso ovviamente parlare dei punti di forza di tutte le istituzioni ma posso dirti che qui da noi questo si fa, dando ai nostri studenti un equipaggiamento formato dagli strumenti più all’avanguardia disponibili, offrendo collaborazioni e opportunità con soggetti come Lucid, Adobe e la Nasa, per dirne qualcuna. Sicuramente anche i nostri studenti ed ex studenti sono una colonna della nostra comunità. Nella nostra comunità ci sono tantissimi studenti che lavorano nei settori delle arti e del design e molti di loro offrono il loro supporto, consigli e mentorship agli studenti iscritti ora. Infine, ognuna delle nostre scuole ha un advisory board formato da importanti professionisti che si incontrano, insieme ai presidenti delle scuole e ai docenti, almeno due volte l’anno per valutare il lavoro e i curricula degli studenti. Questi sono momenti fondamentali. Questa revisione fornisce istruzioni con gli obiettivi di migliorare il lavoro della scuola e valorizzare gli studenti più promettenti. 

Santa Nastro 

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Santa Nastro

Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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