A Roma ci saranno mostre di Salvador Dalí e Marc Chagall per il Giubileo 2025

Saranno tutte gratuite le iniziative in programma per l’Anno Santo che inizieranno già nella prima metà del 2024 tra mostre d’arte, concerti e proiezioni di film

Il Giubileo 2025 è all’insegna della cultura e lo dimostrano i numerosi appuntamenti – organizzati dal Dicastero per l’Evangelizzazione e tutti gratuiti – che già da questa primavera sono in programma per attendere l’Anno Santo, che inizierà ufficialmente il 24 dicembre 2024. Oltre a concerti (da domenica 28 aprile verrà inaugurata la rassegna Armonie di speranza, presso la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola) e proiezioni di film (tra cui La porta del cielo del 1944 che segna l’inizio del sodalizio tra Vittorio De Sica e Cesare Zavattini) anche due mostre dedicate a Salvador Dalí (1904 – 1989) e Marc Chagall (1887 – 1985).

Salvador Dalí, The Enigma of Desire, 1929, oil on canvas, Bayerische Staatsgemäldesammlungen - Sammlung Moderne Kunst in der Pinakothek der Moderne München. © Sabam Belgium 2024.  Photo: bpk / Bayerische Staatsgemäldesammlungen
Salvador Dalí, The Enigma of Desire, 1929, oil on canvas, Bayerische Staatsgemäldesammlungen – Sammlung Moderne Kunst in der Pinakothek der Moderne München. © Sabam Belgium 2024.  Photo: bpk / Bayerische Staatsgemäldesammlungen

Giubileo 2025. Le mostre su Salvador Dalí e Marc Chagall

Saranno curate da don Alessio Geretti, collaboratore esterno del Dicastero per l’Evangelizzazione, le due mostre dedicate all’arte figurativa di due artisti un po’ spiazzanti, Salvador Dalí e Marc Chagall, che si aggiungono a quella sulle icone d’Oriente – in programma a fine 2024 presso la Chiesa di Sant’Agnese in Agone – con opere provenienti da Russia e Ucraina e alla rassegna natalizia Cento presepi in Vaticano, in collaborazione con il Comune di Roma. “Un’opera d’arte, incontrata nel modo giusto, è una porta spalancata, un varco tra visibile e invisibile, materiale e soprannaturale”, esordisce Geretti presentando gli appuntamenti dedicati a due tra gli artisti più importanti del Novecento, in programma per l’estate nella Chiesa di San Marcello al Corso Chagall e tra novembre 2024 e gennaio 2025 nella sagrestia del Borromini a Sant’Agnese Dalí. In particolare su Chagall il curatore ha sottolineato come nonostante non si possa annoverare nel mondo cristiano è stato “uno dei pochi esponenti del mondo ebraico ad aver esplicitamente riconosciuto il fascino di Cristo”, mentre su Dalí ha dichiarato che “anche se non si può certo definire un cattolico regolare, senza dubbio è stato un uomo più vicino alla fede in Cristo di quello che si potrebbe immaginare: non soltanto per le sue opere esplicitamente di soggetto cristiano, ma proprio per il suo percorso che lo ha avvicinato all’esperienza della fede”. 

Caterina Angelucci 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

Scopri di più