Nasce in una abbazia millenaria il Museo Archeologico di Monteriggioni

Storia e tradizione si incontrano nella frazioncina toscana di Abbadia Isola, in uno spazio espositivo che invita i turisti e i pellegrini a scoprire il patrimonio della città

Ad Abbadia a Isola, piccola frazione del comune di Monteriggioni, a poca distanza da Siena, nasce il Museo Archeologico di Monteriggioni (MaM), il primo che racconta la storia e la cultura del territorio. Ha inaugurato lo scorso 22 luglio con uno spazio espositivo che si inserisce in quello che è il complesso monumentale dell’abbazia del borgo, in cui è stato anche completamente restaurato l’antico chiostro, e invita turisti e non solo a conoscere e approfondire l’antica storia del luogo.

Monteriggioni
Monteriggioni

L’apertura del primo Museo Archeologico di Monteriggioni

“Oggi Monteriggioni ha un suo museo. È sicuramente un orgoglio per tutta la comunità riuscire ad avere un importante contenitore per l’arte e la cultura, che sarà il motore di una nuova stagione di ricerche e di attività tese alla valorizzazione del nostro patrimonio storico-identitario”, racconta il sindaco Andrea Frosini. Il MaM racconterà la storia del paese, dal Medioevo fino alla Protostoria. Il percorso espositivo, curato da Giacomo Baldini, inizia dai locali della Tinaia, tipici ambienti delle case di campagna di una volta adibiti alla produzione del vino, per proseguire nei pressi del chiostro e della chiesa e arrivare alle sale museali al primo piano. Tre grandi ambienti raccontano la storia dell’abbazia e del chiostro, dove tra gli altri reperti si può vedere l’Uomo del Chiostraccio, un antico scheletro di epoca etrusca ritrovato nel 1962 e considerato per anni il più antico uomo toscano mai conosciuto. O ancora si trova negli spazi del MaM la tomba dei Calisna Sepu – della necropoli del Casone – ritrovata nel 1893 nel campo di Malacena proprio a Monteriggioni.

Il nuovo Museo Archeologico a Monteriggioni. Un progetto per il futuro

“L’obiettivo è quello di fare crescere cultura, conoscenza e un orgoglioso senso di appartenenza, per ciò che stiamo facendo e faremo, nella popolazione. Il MaM è solo il primo passo di un progetto più ampio, in cui sono previsti anche il restauro della torretta sulle mura e la sistemazione delle aree adiacenti, la realizzazione di una sala convegni multi-funzionale di alto livello e l’apertura di un bar”, racconta l’assessore alla Cultura e professore Marco Valenti. L’idea è quella di offrire ai cittadini uno spazio che possa essere solo il primo di molti altri luoghi dedicati al racconto della storia e del patrimonio del territorio, aprendo più spazi per la didattica, per le iniziative pubbliche e per gli eventi: questo è il focus principale dell’intero progetto, in un’ottica rivolta soprattutto alle generazioni future.

Gloria Vergani

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