Michelangelo Pistoletto porta l’arte contemporanea nel “tempio” del calcio italiano

È la prima volta che un'opera d'arte contemporanea entra nel centro tecnico di Coverciano, il celebre luogo dove va in ritiro la nazionale di calcio e dove si formano gli allenatori.

A pochi giorni dal suo novantesimo compleanno, che festeggerà il prossimo 25 giugno, Michelangelo Pistoletto è inarrestabile, energico, lucido. Con le sue cento sfere marmoree, collocate a diverse altezze nel prato d’ingresso del Centro Tecnico Federale di Coverciano a formare gli ormai inconfondibili tre cerchi del Simbolo della Creazione, prende ufficialmente il via un progetto senza precedenti per il luogo simbolo del calcio italiano. Siamo alle porte di Firenze, nel complesso dove dal 1966 la Nazionale si ritira in preparazione dei match e che prossimamente sarà oggetto del programma di ristrutturazione da 15 milioni di euro appena approvato dal Consiglio Comunale del capoluogo toscano. E nell’attesa che l’intervento progettato dal team di professionisti riuniti nel network FLR21 – già partner dello studio guidato da Kengo Kuma nella sfida (persa) del concorso per il restyling dello stadio Franchi – traghetti il centro nel futuro, in una versione ampliata e tecnologicamente più avanzata, è il Presidente della FIGC in persona, Gabriele Gravina, a dare il benvenuto ufficiale all’arte contemporanea.

NEL CENTRO CALCISTICO DI COVERCIANO DEBUTTA L’ARTE CONTEMPORANEA

Assieme al mister Mancini, al sindaco Nardella e a PistolettoGravina ha infatti tenuto a battesimo Arte e Calcio: contaminiAMOci. Il progetto, di durata biennale, è stato sviluppato in collaborazione con Zerynthia – Associazione per l’Arte Contemporanea OdV e punta a combinare due universi fin qui percepiti come distanti: d’ora in poi, produzione artistica e calcio, si incontreranno a Coverciano. L’installazione permanente di Michelangelo Pistoletto, dal titolo Il Calcio nella Formula della Creazione, costituisce infatti il punto di partenza di un percorso con cui il Centro Federale intende aprirsi ai linguaggi del contemporaneo, connettendosi maggiormente alla città e, in particolare, alle giovani generazioni. L’intervento permanente en plein air, realizzato con marmi estratti in tutto il mondo a simboleggiare l’internazionalità del gioco del calcio, si lega infatti a un programma formativo coordinato da Cittadellarte-Fondazione Pistoletto. Sebbene la scultorea installazione non sarà quotidianamente fruibile dai singoli visitatori, gli studenti di scuole, università e accademie e scuole calcio avranno la possibilità di osservarla (e di comprenderne il messaggio) prendendo parte, già da questa estate, alle attività didattiche annunciate. Oltre a Il Calcio nella Formula della Creazione, fino a dicembre 2023 una selezione di opere del maestro di Biella resterà in mostra in alcuni spazi all’interno del sito, incluso il Museo del Calcio.

Michelangelo Pistoletto a Coverciano. Ph Valentina Silvestrini

Michelangelo Pistoletto a Coverciano. Ph Valentina Silvestrini

IL RITORNO DI MICHELANGELO PISTOLETTO A FIRENZE

I tre cerchi da me disegnati sono esattamente come un campo di calcio: da una parte c’è una squadra, dall’altra la squadra avversaria, al centro c’è il pallone ovvero il caso”, spiega Pistoletto. “Ognuno dei due team partecipanti arriva e gioca per portare il caso al compimento di una propria volontà, di un proprio sforzo massimo: proprio questa capacità fa sì che possa svolgersi la partita. L’altro non è da eliminare, ma è la presenza indispensabile affinché possa nascere qualcosa che non esisteva. E questa è la creazione”, aggiunge. Sollecitato da Artribune, l’artista ricorda la sua relazione con la città di Firenze, che nel recente passato ha accolto, in forma temporanea, anche una sua interpretazione del tema dell’albero di Natale. “Dalla mia mostra al Forte di Belvedere, nel 1984, Firenze ospita già una mia opera: è la scultura ‘Dietro front’ collocata nella porta che conduce verso Roma”, spiega Pistoletto. “Raffigura una duplice figura – c’è una persona che esce, sopra alla quale c’è un altro soggetto che rientra – e simboleggia proprio una dinamica di questa città. Firenze ha portato nel mondo il Rinascimento, una novità che fa ritorno qui con i suoi risultati internazionali”, conclude. E chissà se il prossimo artista coinvolto in Arte e Calcio: contaminiAMOci avrà già all’attivo un legame così solido con questo territorio. Al momento, massimo riserbo sulla sua identità e sui successivi passi dell’iniziativa.

Valentina Silvestrini

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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