Alla Triennale di Milano la mostra degli studenti della Naba che parlano di archivi

Gli studenti del Dipartimento di Arti Visive della Nuova Accademia di Belle Arti di Roma e Milano hanno realizzato un percorso espositivo capace di dare voce e identità alle pratiche dell’archiviazione

Un archivio non è solo un luogo di conservazione e catalogazione, ma un portale in grado di unire e mescolare diverse realtà permettendo nuove e future connessioni. Le possibilità che ruotano attorno a questo strumento diventano tema d’indagine nella mostra Voicing the Archive, un progetto realizzato dagli studenti del Dipartimento delle Arti Visive e Studi Curatoriali di NABA, ospitato negli spazi della Triennale di Milano. L’idea, nata da Andris Brinkmanis e Marco Scotini, intende aprire nuove prospettive e riflessioni rispetto alla pratica di archiviazione attraverso i diversi linguaggi delle arti contemporanee.

Vismayee Karande, Conversations with ice, 2022, Performance. Courtesy: l’artista

Vismayee Karande, Conversations with ice, 2022, Performance. Courtesy: l’artista

VOICING THE ARCHIVE. LA MOSTRA E IL TALK ALLA TRIENNALE DI MILANO

Ad accompagnare l’apertura di Voicing the Archive saranno una serie di performance che si articoleranno tra lo spazio espositivo e il Giardino della Triennale. Protagoniste della mostra, invece, saranno le opere realizzate dagli studenti del campus di Milano e Roma del Triennio di Pittura e Arti Visive, curati dai colleghi di studi curatoriali. Ad approfondire il progetto sarà l’incontro, Yesterday I went diving into the Archive: Nine Conversations, un dialogo aperto e condiviso tra studenti e alunni NABA che analizzeranno ed esploreranno le profondità della memoria attraverso l’archivio. In conclusione, sarà presentato il libro di Marco Scotini L’inarchiviabile. L’archivio contro la storia (Meltemi editore), in una conversazione con il curatore, critico d’arte e docente NABA Luca Cerizza, e Luca Vitone, artista e docente NABA.

Stray Souls, Camilla De Siati - Marco Resta, 2023, Performance. Photo: Giorgia Filipponi

Stray Souls, Camilla De Siati – Marco Resta, 2023, Performance. Photo: Giorgia Filipponi

PAROLA A MARCO SCOTINI

La mostra in Triennale non è per sua natura un evento singolo perché, diciamo, fa parte di un dittico” spiega lo il direttore del Dipartimento di Arti Visive di NABA Marco Scotini ad Artribune. “La prima tappa si è tenuta a Roma lo scorso giugno all’Orto Botanico con il titolo ‘(im)possible Ecologies'”, un progetto che approfondiva la relazione tra ecologie, pratiche artistiche e studi curatoriali. “I temi scelti in entrambe le occasioni” sottolinea lo scrittore, “sono delle vere e proprie colonne portanti del Dipartimento di Arti Visive dei due campus di Milano e Roma. Normalmente saremmo portati a pensare che in un caso abbiamo a che fare con la natura, e nell’altro con la storia: la classica divisione occidentale. Invece, in entrambi i casi, ci interfacciamo con qualcosa di interdipendente e indissociabile per la nostra epistemologia contemporanea. E forse siamo alla ricerca di un tempo nuovo“.

Valentina Muzi 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

Scopri di più