12 mesi di Spazio Giallo a Roma. Primo compleanno per la galleria ibrida e creativa

Per celebrare il primo anno di attività, la galleria romana presenta “Quel che viene per restare”, una tre giorni di eventi e talk tra arte, design e danza: la ricerca di un nuovo Giardino dell'Eden dentro un caos meraviglioso. Tantissimi gli ospiti coinvolti, per uno sguardo sul contemporaneo 

Spazio Giallo Interiors è un collettivo audace e multidisciplinare, un laboratorio-galleria nel cuore di Trastevere. L’idea di aprirlo nasce durante la pandemia, quando il significato di casa si tinge di nuove sfumature. Prende vita intorno al concetto di colore, interpretato come strumento imprescindibile: del resto, la fondatrice Carolina Levi ha una storia colorata come lo spazio che propone. Con un trascorso sia da attrice sia da produttrice cinematografica, lavora da anni con il corpo e le emozioni; ha fondato il festival Misticanza, un inno all’arte e alle arti performative, e prodotto oltre 12 documentari vincendo premi alla Biennale di Venezia. Adesso Spazio Giallo celebra un anno di vita e si apre a nuove storie e a nuovi protagonisti nel segno della traccia e dell’impronta, parole chiave che segnano il fil rouge di opere e performance di un palinsesto pensato come indagine collettiva su un ipotetico nuovo Giardino dell’Eden dentro un caos meraviglioso.

Spazio Giallo. Photo Credits: Simon d'Exéa

Spazio Giallo. Photo Credits: Simon d’Exéa

QUEL CHE VIENE PER RESTARE, LA MOSTRA DI SPAZIO GIALLO A ROMA

Quel che viene per restare è una mostra, anzi, un percorso emozionale e interdisciplinare tra arte, design, musica e danza. Per tre giorni, dal 4 al 6 maggio, riunisce come in una polifonia di voci una selezione di artisti, designer e performer per offrire una visione stratificata del contemporaneo attraverso punti di vista su temi quanto mai necessari. Come quello della permanenza, intesa come segno riconoscibile che agisce nel tempo e nello spazio aggiungendo storia e valore alle relazioni e al rapporto con la natura e il Pianeta. Come è nel dna di Spazio Giallo, luogo aperto alla condivisione e alla ricerca della bellezza, l’idea della mostra – ancor prima di diventare allestimento curato dallo studio di design italiano di base in Svezia Stamuli LAB – è stata sviluppata come un percorso nel tempo, attraverso il dialogo continuo con autori, luoghi e collettivi internazionali.

Spazio Giallo. Photo Credits: Simon d'Exéa

Spazio Giallo. Photo Credits: Simon d’Exéa

I CONTRIBUTI IN MOSTRA DA SPAZIO GIALLO A ROMA

Silvia Giambrone interpreta il concept di Quel che viene per restare con le carte da parati Faglie (on consignement Richard Stanton Gallery) che portano il visitatore fuori dalla comfort zone, come è tipico della sua ricerca che attinge al perturbante e all’inquietudine. Ala D’Amico porta in mostra la poetica di un nuovo rapporto tra materia e immagine attraverso le sue serigrafie sperimentali. Partecipa al racconto la storica Litografia Bulla, il più antico laboratorio litografico ancora in attività, fondato a Parigi nel 1818 e attivo a Roma dal 1840, atelier che ha legato il proprio nome a quelli di Fontana, Rotella, Schifano, Twomby e Kounellis tra gli atri. Il team di Pictalab, formato da artigiani e decoratori, firma la collezione Tuffatòire raccontando il brivido del volo che diventa dipinto e ispira chi lo guarda alla leggerezza e al coraggio del tuffatore che lascia una traccia di sé invisibile nell’aria. In mostra, ancora, le opere di Alice Guareschi, artista visiva che arricchisce con I giorni e le ore la sua indagine sul tempo, le sue misure e i suoi intervalli, e Marta Abbot, artista di origine cecoamericana attiva a Roma con il suo linguaggio sperimentale che mischia materiali botanici e organici a quelli tradizionali della pittura. Lulù Nuti porta le sue opere che rivelano l’intelligenza della materia e interrogano la nostra percezione della realtà e il nostro rapporto con la natura e l’ambiente. Francesca Duscià partecipa con le sue Allegorie (on consignement Eddart), frutto di studi e passioni interdisciplinari tra storia delle religioni, fisica e astrofisica. Caroline Deruas, sceneggiatrice e regista di fama internazionale, porta i suoi collage surreali e onirici.

Spazio Giallo. Photo Credits: Simon d'Exéa

Spazio Giallo. Photo Credits: Simon d’Exéa

ODE ALLA CERAMICA E NUOVE SEDIMENTAZIONI DA SPAZIO GIALLO A ROMA

Per Quel che viene per restare Spazio Giallo sceglie di puntare, inoltre, sulla prospettiva inedita di una serie di ceramiste di spicco del panorama contemporaneo. Da Cuore Carpenito a Laesse di Stefania Vazzoler e Coralla Maiuri, passando per Paola Orlandi e Anne Frédérique de Bellefroid in collaborazione con Zazielab, vanno in scena opere e collezioni di creative per le quali il design è anzitutto storia di vita e “inciampo creativo”. La selezione si arricchisce delle opere di: ccontinua+mamt, Marta Laudani, House of Ita, Ilex Studio, Livia Lozzi, Mirtilla Jewels, Alessandra Orzali, Olimpia Montani, Ottavia Pagani, Soniaqq, SoGaja Ceramiche, Testatonda e Mita Ungaro. Sulla consolle Quaderna, arredo iconico che porta nel paesaggio domestico l’architettura di Superstudio, Claudia Campone di Thirtyone Design ha realizzato la sua Sedimentazione, allo stesso tempo raccolta e racconto di simboli senza una funzione pratica che rappresentano il percorso di un progetto fatto di fasi e strati, di tempi di attesa e decisione, di ricerca costante che lascia un segno anche quando non raggiunge un vero risultato.

Spazio Giallo. Photo Credits: Simon d'Exéa

Spazio Giallo. Photo Credits: Simon d’Exéa

UN ANNO DI SPAZIO GIALLO. TRE GIORNI DI TALK E PERFORMANCE

Oltre alla mostra, la rassegna prevede anche una serie di eventi live a carattere performativo. Si inizia il 4 maggio alle 21.15 con il talk di Luca Boffi Alberonero, artista profondamente legato a una speciale poetica del colore, moderato da Emilia Giorgi. Alle 22 seguirà la performance musicale Flussi di Matilde Sambo a cura di Miniera. Venerdì 5 maggio, alle 20, tocca alla danza con la performance Tra, o sulle cose in mezzo – primo studio, di Noemi Piva, a cura di Eleonora Tempesta, performer Sara Chinetti e Noemi Piva. Alle 21.30, sarà la volta della performance musicale Francesca Heart live Synth + Conch di Francesca Heart a cura di China Wow e, a seguire, selezione musicale a cura di Roberta Stellato. Sabato 6 maggio alle 18:30 Spazio Giallo incontra la ONG Intersos per il talk Un parto sicuro anche in guerra; Intervengono Chiara De Stefano, coordinatrice della comunicazione di Intersos, e Simona De Santis, del Corriere della Sera. Alle 19:30, concluderà la serata la performance musicale Falando de Amor di Manuela Spartà con Alessandro Marzi e Claudio Giovannesi. 

Giulia Mura

Roma // dal 4 al 6 maggio 2023
Spazio Giallo
Via Dei Riari, 78
@spaziogiallointeriors

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Giulia Mura

Giulia Mura

Architetto specializzato in museografia ed allestimenti, classe 1983, da anni collabora con il critico Luigi Prestinenza Puglisi presso il laboratorio creativo PresS/Tfactory_AIAC (Associazione Italiana di Architettura e Critica) e la galleria romana Interno14. Assistente universitaria, curatrice e consulente museografica, con…

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