Giorgio Morandi per una notte al Grand Hotel Majestic di Bologna. In ricordo del blitz futurista

L’hotel ospitò nel 1914 la mostra futurista promossa da Marinetti in funzione anti-accademica. Tra i cinque pittori esordienti di allora, anche uno sconosciuto Giorgio Morandi, che torna con due nature morte al Majestic

Era il 20 marzo del 1914 quando una mostra estemporanea, allestita dal tramonto all’alba nei sotterranei del Grand Hotel Majestic di Bologna (allora Grand Hotel Baglioni), rompeva le righe della cultura accademica, proponendo una collettiva di artisti dell’avanguardia. La provocazione fu promossa da Filippo Tommaso Marinetti, in esecuzione dei principi enunciati dal Manifesto del Futurismo, per celebrare l’audacia e la bellezza della velocità con un happening artistico ispirato dalla ribellione a canoni estetici codificati e luoghi comuni. Un blitz, quello della Mitica Mostra Futurista, che vide protagonisti cinque giovanissimi “sedicenti” futuristi, compagni dell’Accademia di Belle Arti, che esposero nei sotterranei dell’hotel una cinquantina di lavori definiti dai giornali dell’epoca “d’avanguardia” (mentre il Resto del Carlino parlerà di “secessionisti”, confondendo le correnti artistiche): Giorgio Morandi, Mario Bacchelli, Osvaldo Licini, Severo Pozzati e Giacomo Vespignani. Dal 2014, per la celebrazione del centenario dell’iconico evento, la caffetteria dell’hotel 5 stelle lusso di via Indipendenza è intitolata proprio a Marinetti, che al Baglioni – inaugurato nel 1912 e subito impostosi come struttura più prestigiosa in città – amava soggiornare, come pure Francesco Balilla Pratella, Umberto Boccioni, Luigi Russolo e Giacomo Balla.

Cafè Marinetti, Grand Hotel Majestic, Bologna

Cafè Marinetti, Grand Hotel Majestic, Bologna

MARINETTI, IL GRAND HOTEL MAJESTIC E IL BLITZ FUTURISTA

In occasione della mostra, il promotore del manifesto futurista (pubblicato per la prima volta proprio a Bologna, sulla Gazzetta dell’Emilia, il 5 febbraio del 1909, con due settimane d’anticipo sull’uscita del 20 febbraio sul quotidiano parigino Le Figaro, riconosciuta come data ufficiale di nascita del movimento) riuscì a catalizzare la curiosità di cinquecento visitatori paganti, e da allora l’albergo divenne uno dei quartieri generali del Futurismo in città, sede di serate avanguardiste. La mostra del ’14, organizzata volutamente in uno spazio non istituzionale e nella forma di “agguato”, fu la prima vetrina pubblica per gli artisti emiliani e bolognesi vicini al movimento, anche se in seguito nessuno di loro avrebbe intrattenuto stretti rapporti con il Futurismo, fatta eccezione per Severo Pozzati: con buona probabilità, l’intenzione dei partecipanti era quelle di farsi conoscere e attirare l’attenzione della critica, beneficiando del momento di curiosità verso il movimento futurista. All’epoca, il più vecchio di loro aveva 25 anni. Ma la sera dell’inaugurazione, per supportare l’iniziativa, presenziarono anche Carlo Carrà, Umberto Boccioni e Luigi Russolo, convocati da Francesco Balilla Pratella: dell’evento non esiste un catalogo e molte delle opere esposte sono andate perdute. L’iniziativa, però, fece molto parlare di sé, ed è passata alla storia come episodio unico nella storia del Futurismo. Giorgio Morandi, allora esordiente, espose tredici tele (come il Ritratto della sorella Dina, datato 1912), quattro disegni e alcuni studi, ma non amò mai ricordare l’occasione, nonostante l’intercessione di Marinetti per arrivare a esporre a Roma alcuni suoi quadri, nell’aprile dello stesso anno, nel contesto dell’Esposizione libera futurista internazionale presso la Galleria Sprovieri, accanto a Fortunato Depero, Enrico Prampolini, Mario Sironi e altri.

GIORGIO MORANDI TORNA AL MAJESTIC PER UN NOTTE

In occasione di Art City 2023, sabato 4 febbraio, dalle 14 alle 2 della notte, il Grand Hotel Majestic ricorda il blitz futurista esponendo un trittico di opere: due nature morte di Giorgio Morandi (un olio del 1948 e un acquerello del 1956) dalla collezione di Cecilia e Giampiero Matteucci e l’opera dell’artista Riccardo Corn79 Lanfranco, vincitore del Premio Sustainability Art Giorgio Morandi, rivolto agli under 40 impegnati sul tema dell’emergenza ambientale. L’ingresso è libero dietro offerta a sostegno della Fondazione ANT Italia Onlus, ma su prenotazione, con posti limitati. A introdurre l’iniziativa sarà la storica dell’arte Beatrice Buscaroli, che approfondirà l’eredità artistica di Morandi e racconterà la storia della mostra del 1914.

Livia Montagnoli

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