Sicilia: a Centuripe si punta sulla cultura. Apre lo spazio espositivo Antiquarium

La città in provincia di Enna famosa per avere una pianta a forma di stella, apre il suo spazio espositivo comunale con una mostra dedicata all'incisione e alla grafica del '800 e '900

Importanti cambiamenti per la siciliana Centuripe, cittadina dalla caratteristica forma di stella della provincia ennese: sabato 3 luglio inaugurerà uno spazio espositivo, l’Antiquarium nel chiostro di un ex-convento agostiniano con la mostra Segni a cura di Simona Bartolena. L’esposizione sarà dedicata alle tecniche dell’incisione e della grafica con una selezione di 85 opere a cavallo tra Ottocento e Novecento. Da Cézanne a Picasso, da Kandinskij a Miró, da Vedova e Fontana a Matisse, i maestri europei dialogheranno con le pitture rupestri di Centuripe al Riparo Cassataro. Questo sito, unico nel suo genere nella Sicilia sud-orientale, non è mai stato aperto al pubblico perché di proprietà privata, ma per l’occasione sarà finalmente visitabile.

NUOVI ORIZZONTI PER CENTURIPE

Sono molto orgoglioso non solo per aver dotato il paese di un centro espositivo comunale ma anche per aver inaugurato lo spazio con una mostra che permette da un lato di poter ammirare le opere grafiche dei più importanti artisti moderni ma anche di valorizzare il nostro territorio“, ha spiega il sindaco di Centuripe, Salvatore La Spina. “Un progetto che mette in rete tanti attori da ogni parte d’Italia coi giovani di Centuripe, ed è stato reso possibile grazie al supporto di tante aziende del nostro territorio che hanno creduto in noi. Mi auguro che questo sia solo l’inizio di una vera rinascita”, ha concluso. Il nuovo centro espositivo ha infatti l’ambizione di diventare uno dei fiori all’occhiello della nuova politica culturale della città, un luogo di produzione artistica per le prossime generazioni. 

TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Questo nuovo spazio e questa esposizione vogliono sì inserire Centuripe nel circuito dei centri espositivi siciliani, ma anche valorizzarne il patrimonio culturale. La mostra ha come obiettivo infatti mettere in relazione i maestri del ‘900 con le importanti testimonianze storiche ed antropologiche del territorio, in particolare con il sito archeologico preistorico della città scoperto nel 1976. Le 85 opere esposte propongono un percorso nell’opera dei Peintres-graveures, i pittori-incisori, dalla fine dell’Ottocento al secondo dopoguerra, in una sorta di grande riassunto della storia dell’arte tra XIX e XX secolo. La panoramica della scena artistica europea vuole testimoniare l’importanza della stampa d’arte come mezzo espressivo tout-court, non ancillare rispetto ad altre tecniche. “In Italia la stampa d’artista è ancora poco considerata dal grande pubblico”, ha sottolineato la curatrice Simona Bartolena. “Vittima di pregiudizi senza fondamento, l’opera grafica è poco raccontata. Le collezioni di molti musei internazionali, ad esempio quella del Moma di New York, vantano una sezione di opere a stampa di migliaia di esemplari, in dialogo con la pittura, la scultura, la fotografia, l’editoria e il design. Questa esposizione offre una straordinaria opportunità di seguire l’esempio internazionale e considerare l’opera grafica come una parte importante, talvolta fondamentale, della ricerca dei maestri del Novecento”

-Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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