Nasce la Fondazione Umberto Boccioni a Morciano di Romagna. La storia

Ad ospitarla la Casa dei genitori di Boccioni, nativi del piccolo comune in provincia di Rimini. Il progetto, fortemente voluto da un avvocato artista del luogo, promotore, inoltre della nascita di un museo per l’artista.

Russolo, Carrà, Marinetti, Boccioni e Severini a Parigi per l'inaugurazione della prima mostra del 1912 alla Galerie Bernheim Jeune
Russolo, Carrà, Marinetti, Boccioni e Severini a Parigi per l'inaugurazione della prima mostra del 1912 alla Galerie Bernheim Jeune

Finalmente anche il grande artista Umberto Boccioniavrà la sua Fondazione. L’annuncio ufficiale è previsto per venerdì 6 dicembre presso la Conference Center Sala Da Feltre a Roma, dove si terrà il primo incontro di presentazione dell’istituzione nata lo scorso 19 novembre a Morciano di Romagna. “Il progetto della Fondazione nasce dalla sensibilità di un cittadino di Morciano di Romagna, Giuliano Cardellini, che stanco di vedere da anni la casa, sita in Piazza Umberto I, dei genitori di Boccioni abbandonata e in condizioni fatiscenti (pur essendo stata rilevata dal Comune) ha deciso di coinvolgermi e costituire appunto una Fondazione con l’intento di aprire una casa-Museo all’interno dell’abitazione”, ci spiega Alberto Dambruoso, coautore del catalogo generale dedicato al maestro futurista e da oggi vice-presidente della Fondazione.

La Casa di Boccioni a Morcian
La Casa di Boccioni a Morcian

IL PROMOTORE

Il cittadino è invece Giuliano Cardellini, artista e avvocato, anche presidente della Fondazione che realizza così il sogno di una vita. Da anni è infatti promotore dell’idea di costituire a Morciano un museo dedicato all’artista. Perché proprio qui? I genitori di Boccioni, Raffaele e Cecilia Forlani erano originari di questo paese, allora nel forlivese, oggi in provincia di Rimini. Tuttavia Umberto nasce a Reggio Calabria, a causa della professione del padre, usciere di prefettura. Proprio per questo motivo l’artista viaggia parecchio per tutta l’infanzia, proseguendo anche nell’età adulta ed entrando in contatto con artisti ed intellettuali. Fino alla prematura scomparsa nel 1916 all’Ospedale Militare di Verona a soli 33 anni per una caduta accidentale da cavallo. La Fondazione non realizza solo un sogno di Cardellini, ma anche di Filippo Tommaso Marinettie del gruppo futurista che dagli anni ’30 espressero il desiderio, mai realizzato, di creare una raccolta museale dedicata all’amico Boccioni.

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LA FONDAZIONE

Quali saranno gli obiettivi della Fondazione? “L’idea”, ci spiega Dambruoso,“è quella di dotare l’abitazione di una biblioteca e poi di alcune opere che la Fondazione ha intenzione di acquisire sul mercato. Un centro di studi e di documentazione su Boccioni e un piccolo Museo con l’ambizione di diventare l’unico Museo dedicato a Boccioni”.A 103 anni dalla scomparsa dell’artista finalmente potrebbe nascere un museo a lui dedicato, in un luogo d’elezione per il maestro. L’adesione alla Fondazione, che vanta nel proprio comitato scientifico anche le storiche e critiche d’arte Virginia Baradele Sara De Chiara, è libera e prevede diverse tipologie di membership, ma sono in corso anche attività di crowdfunding per chi desidera semplicemente sostenere il progetto. Lo scopo è creare un fondo per la realizzazione del Museo Boccioni a Morciano di Romagna, che fin da ora “la Fondazione si candida a gestire”, come comunicano gli organizzatori. Intento sottolineato anche dallo stesso Dambruoso che ad Artribune spiega: “le prime azioni saranno quelle di presentare la Fondazione nelle varie città in cui ha vissuto Boccioni e cercare di coinvolgere quante più persone possibile affinché possano dare un contribuito alla causa”.

Santa Nastro

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Santa Nastro
Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è caporedattore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione Modena Arti Visive e della Fondazione Pino Pascali. Collabora con Fondazione Pianoterra Onlus a Roma. È stata inoltre autore per il progetto arTVision – a live art channel, ha collaborato con l’American Academy in Rome. Dal 2011 al 2021 ha collaborato con Demanio Marittimo.KM-278 diretto da Pippo Ciorra e Cristiana Colli. Dal 2006 al 2011 è stata Segreteria Scientifica del Festival dell'Arte Contemporanea di Faenza, diretto da Angela Vettese, Carlos Basualdo e Pier Luigi Sacco. Dal 2005 al 2011 ha collaborato con la testata Exibart nelle sue versioni online e onpaper. Ha pubblicato per Maxim e Fashion Trend, mentre dal 2005 ad oggi ha pubblicato su Il Corriere della Sera, Arte, Alfabeta2, Il Giornale dell'Arte, minima et moralia e saggi testi critici su numerosi cataloghi e pubblicazioni. È autore del saggio Come vivono gli artisti? edito da Castelvecchi (2022) nella collana Fuoriuscita.