Arte in montagna: 5 mostre estive da non perdere tra Valle d’Aosta, Liguria e Calabria

Il Castello Gamba di Châtillon in terra valdostana, vari manieri nei borghi tra le Alpi e gli Appennini liguri, Rossano tra le montagne della Sila sono le sedi di mostre da scoprire quest’estate

Dopo il mare, è il turno di scoprire le località italiane a ridosso delle montagne che, proprio in estate, vivono il loro momento migliore sotto il profilo culturale. In Valle d’Aosta, per esempio, si è appena aperta la mostra Altissimi Colori. La montagna dipinta: Testori e i suoi artisti, da Courbet a Guttuso, parte del nuovo progetto del Castello Gamba – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea della Regione che la Soprintendenza per i beni e le attività culturali ha lanciato per il 2019 e affidato alla curatela di Casa Testori, hub culturale alle porte di Milano, attraverso un piano di studio e valorizzazione della collezione del Museo, che daranno vita a studi scientifici, approfondimenti, focus ed esposizioni che pongono le basi di interventi negli anni a venire. Dalle Alpi agli Appennini liguri si sviluppa, invece, un confronto tra arte contemporanea e tradizione pittorica antica sul tema del “tradimento” per scoprire il lato oscuro della memoria e della storia: quello dei tradimenti e dei travisamenti. Infine, l’antica città calabrese di Rossano, incastonata tra i monti della Sila, invita ad immergersi in un sorprendente percorso bizantino alla scoperta del Codex Purpureus Rossanensis, l’antico evangeliario dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

-Claudia Giraud 

GIOVANNI TESTORI E I SUOI ARTISTI AL CASTELLO GAMBA DI CHÂTILLON, AOSTA

Giovanni Testori Cime (Pizzo Badile visto da Bondo CH) 1972 acquerello su cartoncino 50x40 cm

Giovanni Testori Cime (Pizzo Badile visto da Bondo CH) 1972 acquerello su cartoncino 50×40 cm

Grandi artisti hanno subito il fascino straordinario della natura della Valle d’Aosta. Fra questi, anche Giovanni Testori, romanziere, drammaturgo, critico d’arte e pittore, tra i più importanti intellettuali italiani del Novecento. Proprio in montagna Testori aveva riscoperto la sua vocazione pittorica eleggendone gli scenari a soggetto di molti suoi dipinti, come nella serie di disegni e acquerelli eseguiti dalla fine degli Anni Sessanta, in un’estate trascorsa a Gressoney e nelle alpi svizzere. Per la prima volta questo nucleo molto privato, che Giovanni Testori ha voluto tenere per sé e per la sua famiglia, viene presentato al pubblico in un allestimento straordinariamente suggestivo: il Castello Gamba. Da qui, comincia un viaggio di scoperta fra le opere di artisti molto amati da Testori: da Gustave Courbet, pittore rivoluzionario di cui vengono presentati due importanti dipinti, a Renato Guttuso, un siciliano che, stregato dalla vista del Rosa, scelse di fare della casa di Velate, a Varese, uno studio dove realizzare molte delle sue opere più celebri; fino a Bernd Zimmer, pittore tedesco vivente, “scoperto” da Giovanni Testori e autore di quadri con montagne infiammate e visionarie.

Altissimi Colori. La montagna dipinta: Testori e i suoi artisti, da Courbet a Guttuso
Fino al 29 settembre 2019
Castello Gamba di Châtillon – Località Crêt-de-Breil | 11024 Châtillon | Valle d’Aosta
www.castellogamba.vda.it

MOSTRE ITINERANTI NEI CASTELLI E NEI BORGHI TRA LE ALPI E GLI APPENNINI LIGURI

Traditur, Flavia Bigi

Traditur, Flavia Bigi

Stellanello, Camporosso, Isolabona, Dolceacqua, Finale Ligure, Montebruno, San Sebastiano Curone, Garbagna e Ottone sono i borghi che hanno aderito al programma dell’Associazione Genius Loci Floridi Doria Pamphilj per la valorizzazione e la promozione del territorio e del patrimonio storico e culturale dei luoghi legati alle famiglie Floridi Doria Pamphilj attraverso l’arte e la musica. Il tema scelto per la prima esposizione itinerante che lega i nove luoghi è, appunto, il tradimento che, per quanto riguarda il contemporaneo, coinvolgerà l’artista Flavia Bigi e la sua opera Traditur, vincitrice della seconda edizione del Premio “Memorie#” per l’arte contemporanea, indetto dal Trust della nobile casata Floridi Doria Pamphilj.

Programma dimostre dell’Associazione Genius Loci Floridi Doria Pamphilj
Dal 18 luglio al 15 agosto e dal 20 agosto al 26 settembre 2019
Sedi varie nei castelli e nei borghi tra le Alpi e gli Appennini liguri

IL CODEX PURPUREUS ROSSANENSIS IN CALABRIA, TRA I MONTI DELLA SILA

Rossano territorio parchi nazionali

Rossano territorio parchi nazionali

Dall’alto Ionio cosentino si arriva a Rossano, la città bizantina, conosciuta anche come la Ravenna del sud, un borgo antico e autentico, ricco di fascino e fuori dai circuiti del turismo di massa. Qui, dove lo sguardo spazia fino al mare, sono racchiusi molti tesori, primo fra tutti il Codex Purpureus Rossanensis, l’antico evangeliario dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e conservato nel Museo Diocesano. Grazie a Insieme per camminare, l’associazione di giovani calabresi che nel comune di appartenenza, Corigliano-Rossano, ha fatto nascere una nuova realtà per promuovere il turismo in Calabria con l’obiettivo di sviluppare e consolidare le potenzialità della propria terra, parte da qui un percorso di visita dell’antica città di Rossano, fra le chiese bizantine del centro storico, per arrivare alla Cattedrale di Maria Santissima Achiropita. Proprio qui, all’interno della sacrestia, nel 1879 fu ritrovato il Codex, portato a Rossano probabilmente da qualche monaco in fuga dall’oriente durante l’invasione araba del VII secolo o al tempo delle persecuzioni iconoclaste dell’VIII secolo.

Visite guidate a Rossano dell’Associazione “Insieme per camminare”
Museo Diocesano e del Codex, Via Arcivescovado, 5 87067 – Rossano (Cs)
http://www.insiemepercamminare.com/

ANNIVERSARI CANOVIANI AI PIEDI DELLA PEDEMONTANA DEL GRAPPA

Temple of Canova night view. Roman columns

Temple of Canova night view. Roman columns

Collocato ai piedi delle montagne della Pedemontana del Grappa, il Tempio di Possagno è un esempio di architettura neoclassica, capace di riunire l’antica Grecia all’Impero romano attraverso il Partenone ed il Pantheon. Incisioni, dipinti e sculture nella mostra Un Tempio per l’Eternità – che inaugura in occasione degli Anniversari Canoviani promossi da Opera Dotazione del Tempio Canoviano di Possagno insieme a Fondazione Canova onlus e al Comune di Possagno per celebrare i 200 anni dalla posa della prima pietra della chiesa – permetteranno di confrontarsi con questa realtà fatta erigere dallo scultore Antonio Canova per il suo paese natale. Inoltre, un modello ligneo in scala sempre all’interno della mostra, faciliterà la visione dell’edificio che in questi tempi diventerà l’architettura celebrativa dei 200 anni canoviani.

Un Tempio per l’eternità
11 luglio – 13 ottobre 2019
Gypsotheca e Museo Antonio Canova, Via Antonio Canova 74 – Possagno

LA MONTAGNA SECONDO MAGNUM AL FORTE DI BARD

SWITZERLAND. Zermatt. 1950. Skier sunbathing in front of the Matterhorn.

SWITZERLAND. Zermatt. 1950. Skier sunbathing in front of the Matterhorn.

La montagna vista, vissuta e fotografata dai fotografi dell’Agenzia Magnum Photos, l’agenzia di fotogiornalismo fondata nel 1947 da Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, David Seymour e George Rodger, che riunisce oggi i migliori fotografi del mondo, nella mostra Mountains by Magnum Photographers. Si tratta di un viaggio nel tempo e nello spazio, un percorso cronologico che raccoglie oltre 130 immagini esposte in una prospettiva di sviluppo storico della rappresentazione dell’ambiente montano, declinata in base ai diversi temi affrontati da ciascun autore, che va dai pionieri della fotografia di montagna, come Werner Bischof – alpinista lui stesso – a Robert Capa, George Rodger, passando per Inge Morath, Herbert List per arrivare ai nostri giorni con Ferdinando Scianna, Martin Parr, Steve McCurry.

Mountains by Magnum Photographers
17 luglio 2019 – 6 gennaio 2020
Forte di Bard. Valle d’Aosta
www.fortedibard.it

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più