Nel 2019 ricorre il trentennale dalla caduta del Muro di Berlino. Per l’occasione DoubleRoom arti visive di Trieste, presenta Linee immaginarie, una mostra a cura di Massimo Premuda (in corso fino al 25 gennaio) che, nell’ambito del programma della 30° edizione del Trieste Film Festival, organizzato dall’associazione Alpe Adria Cinema, insiste sul concetto di confine e frontiera, ma anche di limite e barriera, con le ricerche visive di 7 artisti contemporanei, analizzando i confini fra Italia e Slovenia, fra Stati Uniti e Messico, e fra Spagna e Marocco. Il tutto attraverso gli intensi documenti video di Anja Medved e Otto Reuschel, le graffianti illustrazioni di Jan Sedmak, le asciutte fotografie di Carlo Andreasi e Lea-Sophie Lazić-Reuschel, le impossibili vedute a volo d’uccello di Pavel von Ferluh, e infine lo spettacolare intervento di arte pubblica e Land Art di Elisa Vladilo. Ma cos’altro è successo di preponderante nell’arte in quello scorcio di fine anni ‘80 del secolo scorso? Dalla leggendaria mostra Magiciens de la Terre, curata da Jean-HubertMartin al Centre George Pompidou di Parigi, al primo video animato di William Kentridge, ecco una selezione di fatti d’arte da ricordare…
– Claudia Giraud