La mostra veronese intitolata a Marco Gastini (Torino, 1938) riunisce poche opere, ma cruciali, prodotte sullo sfondo degli Anni Ottanta e dell’eco poverista, udita ma non condivisa da Gastini, il quale sottolinea la propria natura di pittore interessato alla tridimensionalità. Un interesse testimoniato dai lavori in mostra, aggregazioni di materiali che raggiungono l’esperienza pittorica pur aggirando il cuore della pittura. Le tensioni esistono, vengono generate e si rigenerano in pittura I, del 1981, condensa il tema della materia e dei pigmenti blu, i preferiti di Gastini. I segni neri fluttuano e sono carrube che compaiono anche in altre opere come Paravento, del1982. Invece Nella luce sopra i muri (1983-85), Qui, là, altrove (1987) e Il profumo della rugiada (1989-90), i materiali utilizzati sono il carbone, il ferro, il legno e il piombo, ma la navigazione poetica ha sempre come meta la pittura.
– Claudio Cucco