L’intonazione kafkiana del corpo

La ricerca su Kafka attraverso Deleuze condotta da Masque Teatro si arricchisce di una nuova tappa. “Just intonation" (+ "Special coils"), andato in scena al Festival Santarcangelo dei Teatri, è uno studio che procede per dissoluzione delle forme. Lavorando sulla connessione di materia corporea e sonora, per generare paesaggi musicali.

Ciò che interessava Franz Kafka, come suggerisce il filosofo Gilles Deleuze, non era certo la forma musicale, né la musica composta o organizzata, quanto piuttosto la “pura materia sonora intensiva”, ossia il suono molecolarizzato reso tangibile, consistente. Sulla scorta di questa affermazione e procedendo nell’esplorazione dell’universo musicale e corporeo kafkiano, Masque Teatro sceglie di intrecciare la materia del corpo vivente con quella sonora per rivelarne il legame profondo e la potenza creativa.
Così, da una parte, Just intonation è una performance impostata sul suono: la stessa locuzione, in termini musicali, fa riferimento all’intonazione naturale, un sistema empirico di accordatura basato sulla successione naturale dei suoni armonici suddivisi in relazione alla capacità percettiva dell’orecchio umano. Ecco allora che sulla scena di Masque l’intonazione naturale consiste nella captazione e lettura delle onde prodotte dalla vibrazione e dal movimento di un corpo – quello dell’incredibile performer Eleonora Sedioli – e nella loro trasformazione attraverso specifici algoritmi in materia sonora.
A ogni movimento del corpo sono dunque abbinati determinati blocchi sonori, i quali, una volta proiettati sullo strumento – un disklavier piano Yamaha in grado di essere pilotato in remoto via MIDI (già presente nella precedente tappa del lavoro, La macchina di Kafka, presentata sempre a Santarcangelo nel 2009) – sono resi udibili e vanno a costituire una composizione fatta di suono non suonato (emblematici in questo senso i tasti del disklavier che si muovono da soli).

JUST14dic 219 L’intonazione kafkiana del corpo

Masque Teatro - Just intonation

Just intonation è però allo stesso tempo anche una performance impostata sul corpo, il vero protagonista della scena, un corpo che si fa suono attraverso il movimento, ma che al suono non si limita: in esso vive anche l’animale, del quale dispiega la potenza sonora e visiva in un flusso di posture e immagini che lo trasportano in uno stato di indecidibilità formale. Sulla superficie corporea le figure si moltiplicano, alternando tratti animali a tratti di pura molecolarità non formata: a partire da una base di carne che è il tronco senza arti, indeterminato, il corpo è pronto ad assumere, attraverso la formazione protesica di arti provvisori e non meglio specificati che vengono continuamente creati e riassorbiti, molteplici stati intensivi.
Una volta abolite la forma musicale e la forma corporea, si può dunque generare un reciproco scambio: il corpo agisce sulla macchina per produrre il suono, e a sua volta ogni tratto di musicalità entra in una connessione variabile con un tratto di animalità, concorrendo alla sua creazione, in una complessa architettura dialogica fatta di movimenti e stasi, sonorità e silenzi, intensità e frequenze, velocità e affetti che non rappresentano ma evocano quelli che sono i paesaggi sonori, le macchine e gli animali di Kafka.

TESLA L’intonazione kafkiana del corpo

Masque Teatro - Tesla coil

Se Just intonation lascia sulla scena solo l’animale, lo strumento e la loro relazione dinamico-sonora, il seguito Special coils ripropone con forza la Macchina: tre complessi e imponenti macchinari in grado di generare scariche elettrostatiche ispirato all’invenzione dello scienziato Nikola Tesla, chiamato appunto Tesla coil. Nei brevi ma intensi minuti della performance è la capacità di generare elettricità ad alta frequenza e ad altissimi voltaggi a essere protagonista: ancora una volta non troviamo alcuna forma, ma è proprio l’intensità pura dell’energia che scaturisce dalla macchina ciò che meglio è in grado di descrivere la potenza dell’universo generato da Masque nella propria ricerca.

Sara Baranzoni

www.masque.it / www.santarcangelofestival.com

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