Il “maestro” Beatrice Venezi nuova direttrice del Teatro La Fenice di Venezia. Il mondo della musica in rivolta
La nomina della nuova direttrice, molto vicina agli ambienti del Governo Meloni, ha scatenato il caos. Gli abbonati lasciano il teatro, e i professionisti dell'orchestra hanno chiesto ufficialmente la sua rimozione

È notizia di qualche giorno fa che la direttrice d’orchestra Beatrice Venezi prenderà la direzione del celebre Teatro La Fenice di Venezia. La decisione, che prevede che Venezi assuma l’incarico da ottobre 2026 a marzo 2030, è stata promossa dal presidente della Fondazione, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, e approvata dai consiglieri di indirizzo. È tutto il resto del mondo della musica italiana, però, che non approva, cioè gli abbonati, che sembra abbiano cominciato a disdire; gli esperti, che hanno protestato sulle riviste di settore e non; e l’Orchestra stessa, che con una lunga e durissima lettera ha chiesto ufficialmente la rimozione di Venezi al sovrintendente Nicola Colabianchi, a sua volta arrivato lo scorso marzo dal Teatro Lirico di Cagliari.
Chi è Beatrice Venezi
Facciamo un passo indietro. Chi è Beatrice Venezi? Figlia del candidato sindaco a Lucca per il movimento politico italiano di estrema destra Forza Nuova (anno 2007), Venezi (nata a Lucca nel 1990) si è diplomata in pianoforte all’Istituto di Studi Musicali Rinaldo Franci di Siena. Co-conduttrice per una sera del Festival di Sanremo nel 2021 (sul cui palco insistette per essere chiamata “Maestro”, al maschile), ha ricevuto lo stesso anno il premio Atreju21 all’omonima festa di Fratelli d’Italia: è insomma molto vicina all’universo dell’estrema destra e all’attuale governo italiano, e nel 2022 è stata nominata consigliera per la musica dall’allora Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. A livello di ruoli, ha ricoperto la direzione ospite dell’Orchestra della Toscana e del Festival Puccini di Torre del Lago, cui è seguita la direzione artistica della Fondazione Taormina Arte (anche lì non senza polemiche).
Le reazioni alla nomina di Beatrice Venezi
Ma il punto non è politico. Il suo profilo, sostiene l’orchestra, non è in linea con lo standard professionale della Fenice: “La nostra contrarietà alla nomina di Beatrice Venezi deriva esclusivamente dal profilo professionale del direttore musicale designato. Il Direttore Venezi non ha mai diretto né un titolo d’opera né un concerto sinfonico pubblico in cartellone alla Fenice. Il suo curriculum non è minimamente paragonabile a quello delle grandi bacchette che, in passato, hanno ricoperto il ruolo di Direttore Musicale di questo Teatro. Venezi non ha mai diretto nei principali teatri d’opera internazionali, né il suo nome compare nei cartelloni dei più importanti festival del panorama musicale mondiale“, si legge nella lettera dei professori e delle professoresse d’orchestra della Fenice.
E gli esperti concordano: Silvia Massarelli, direttrice d’orchestra con una carriera internazionale tra l’Opéra Bastille di Parigi, la New York Philharmonic, la Wiener KammerOrchester e l’Orchestra Rai di Torino, ha detto al Fatto Quotidiano di aver “taciuto per anni, ma di fronte alla nomina di Beatrice Venezi, così politica e svilente per la musica italiana, non posso più tacere”. Si è unito alle rimostranze anche l’ex sovrintendente Cristiano Chiariot, che sul Manifesto fa notare come, in seno alle istituzioni culturali vicino al Governo, tutti supportassero Venezi ma nessuno fosse disposto a darle delle responsabilità.
Conseguenze della nomina di Beatrice Venezi
Il pubblico più affezionato si è unito alla protesta. “Le conseguenze della Sua decisione sono già visibili: a sole ventiquattr’ore dall’annuncio si registrano disdette da parte di abbonati storici – un danno non solo economico per il Teatro, ma soprattutto, d’immagine e di credibilità“, continua la missiva, che rifiuta formalmente le scuse del sovrintendente per la nomina, che dicono di aver scoperto solo dalla stampa.
“Riteniamo inaccettabile sacrificare la fiducia di un pubblico fedele, costruita e mantenuta nel tempo anche attraverso difficoltà enormi, per una nomina che non garantisce né qualità artistica né prestigio internazionale. Il nostro pubblico è il vanto della Fenice, così come lo sono il livello della sua Orchestra e la sua reputazione nel contesto internazionale. Con questa scelta, tali valori vengono messi seriamente in discussione“. In chiusura alla lettera, e “con senso di responsabilità nei confronti del pubblico e della tradizione della Fenice“, arriva la richiesta pubblica di revoca di Venezi.
Giulia Giaume
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