Techno, trap e musica sinfonica nella colonna sonora del film “Atlantide” di Yuri Ancarani
Sick Luke, il “Giorgio Moroder della trap”, il producer elettronico Lorenzo Senni e il compositore sinfonico Francesco Fantini firmano la musica del film senza sceneggiatura di Ancarani: riproduce quella realmente ascoltata dai suoi protagonisti, ma rimodulata in colonna sonora

“Cos’è Atlantide? Un videoclip di un’ora e tre quarti”. Non poteva darne definizione migliore il regista e artista Yuri Ancarani che ha girato questo film senza sceneggiatura osservando per circa quattro anni la vita in Laguna, a Venezia, di un gruppo di adolescenti ai margini. In particolare, di quella di uno di loro, Daniele, protagonista di un violento percorso di iniziazione maschile. Ora la sua musica – un mix di trap e urban che riproduce quella realmente ascoltata da quei ragazzi, ma rimodulata dal celebre producer Sick Luke e Lorenzo Senni con Francesco Fantini – sarà distribuita su tutte le piattaforme digitali da Carosello Records a partire da mercoledì 11 giugno.
Chi sono gli autori della colonna sonora di Atlantide
Sick Luke, il DJ producer e rapper, al secolo Luca Antonio Barker, che un tempo metteva le basi nella Dark Polo Gang – la band che nel 2016 ha portato la trap in Italia, colorandola con le sue tonalità oscure – e ora produce da solista, come il suo primo album X2 (attestato tra i più venduti del 2022), ha messo a punto tutta la componente elettronica. Invece, il musicista Lorenzo Senni, uno dei profili musicali più interessanti ed innovativi a livello internazionale, di casa presso la leggendaria label inglese Warp Records, ha realizzato la composizione sinfonica in collaborazione con il talentuoso polistrumentista e compositore Francesco Fantini; Senni e Fantini avevano già collaborato con Yuri Ancarani in occasione del film The Challenge. Il risultato? Una miscela di techno ispirata agli Anni ‘90, trap e musica sinfonica, che si fonde con le immagini di Atlantide.

Com’è nata la musica di “Atlantide”: il commento di Sick Luke
“L’idea di fare una colonna sonora mi piaceva molto, ma ero davvero impegnato con il mio album, perciò non ero sicuro di farcela. Decidemmo comunque di incontrarci in un locale a Colle Oppio, per fare quattro chiacchiere e capire se era fattibile o meno. Mi accolse in maniera più che entusiasta: «Oh mio Dio, Sick Luke! Il solo e unico Sick Luke, Giorgio Moroder della trap!»”, racconta ad Artribune Sick Luke del suo incontro con Ancarani. “Non sono abituato a tutto questo entusiasmo da parte di persone della sua età – Yuri è sulla cinquantina, e di solito i suoi coetanei non sanno neanche chi sono e cosa faccio -, perciò rimasi molto colpito. Yuri mi disse che le mie strumentali gli ricordavano tantissimo la musica di gruppi italiani di culto, come i Goblin, che non a caso hanno firmato un sacco di colonne sonore per Dario Argento e altri maestri del cinema horror. Era uno dei pochi ad aver colto i miei riferimenti sonori. Con quelle poche parole mi aveva conquistato. Mai mi sarei aspettato dalla musica trap a fare colonne sonore, sicuramente un traguardo molto importante!”.

Le 20 tracce della playlist di “Atlantide”: il commento di Yuri Ancarani
La playlist completa della colonna sonora di Atlantide – distribuita in edizione limitata su supporto fisico e ora pronta a diventare disponibile integralmente e liberamente online – è frutto anche della collaborazione tra la produzione Dugong Films e due autorevoli etichette musicali come Carosello Records, pilastro della discografia italiana, e la storica Warp Records. Il disco contiene in tutto 20 tracce, nate gradualmente e in sintonia con le varie fasi costruttive della narrazione, assecondandone il ritmo, che vedono anche alcune collaborazioni, come quella del sound designer Mirco Mencacci – molto più che un fonico – sul pezzo LM Atlantide, o quella di Sick Luke con Flavio De Luca in Vivere. “Il testo di Flavio De Luca è eccezionale”, spiega ad Artribune Ancarani. “Considerando che il protagonista di Atlantide è un emarginato e il film incarna il mito dell’antieroe, anche la parte sonora ha seguito la stessa direzione. Serviva un giovane capace di raccontare una condizione che sentiva dentro: “Liberi di scrivere, liberi di vivere”, “Noi vogliamo vivere”. Frasi che si legano perfettamente al tema del film e alla figura di Daniele. Flavio non è un musicista mainstream ed è mosso da un’autentica passione. Era un “pischelletto dark”, parte di quella giovanissima generazione che ha trovato nella Dark Polo Gang uno spazio creativo possibile. Il brano che ha composto è potente, unico. Quando si fa cinema insieme, e tutti sono ispirati, l’energia si sente”.
Claudia Giraud
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