Presentata la Biennale Musica di Venezia 2023: la Club Culture entra nel programma

Musica elettronica e suono digitale sono al centro dell’edizione di quest’anno, curata dalla compositrice Lucia Ronchetti. Con 6 sezioni che vanno dal Leone d’oro alla Carriera Brian Eno ai dj-set in Laguna

Il 67. Festival Internazionale di Musica Contemporanea – al via dal 16 al 29 ottobre 2023 – si sviluppa anche in questa edizione in diversi luoghi storici di Venezia, dall’Arsenale al Teatro La Fenice fino alle chiese della città, con l’aggiunta della terraferma di Marghera e Mestre, e sarà dedicata all’elettronica digitale. S’intitola, infatti, Micro-Music e, sotto la direzione della compositrice Lucia Ronchetti, mette al centro dell’attenzione “il suono digitale, la sua produzione e la sua diffusione nello spazio acustico, attraverso tecnologie avanzate e ricerche sperimentali”. Sarà un susseguirsi di forme installative, performative e online, con molte prime assolute commissionate dalla Biennale Musica e coproduzioni con i più importanti festival internazionali. Tra i protagonisti da citare, si va dal pioniere Morton Subotnick, passando per Brian Eno, Leone d’oro alla carriera, al leggendario duo noto col criptico nome di Autechre, che ha portato la club culture ai confini con la musica d’avanguardia, fino al musicista e performer Robert Henke, che rimette in circolo la tecnologia vintage dei pc Commodore, e all’immancabile Steve Goodman aka Kode9 che tante volte abbiamo ascoltato al Club To Club di Torino.
Loraine James © Natalia Bjerke

Loraine James © Natalia Bjerke

GLI HIGHLIGT DELLA BIENNALE MUSICA 2023 E BRIAN ENO LEONE D’ORO ALLA CARRIERA

Il Festival si articola in sei sezioni: Sound MicroscopiesSound Installations/Sound ExhibitionsStylus Phantasticus-The Sound Diffused by Venetian OrgansClub Micro-MusicSound StudiesDigital Sound Horizons. Il concerto inaugurale è aperto da As I Live And Breathe di Morton Subotnick, dove il celebrato compositore elabora in tempo reale il suo respiro e gesti vocali secondo tecniche avanzate di esecuzione elettronica creando un ambiente tecnologico unico, personale e poetico. Sempre nell’ambito di Sound Microscopies saranno presentate la prima italiana della ricostruzione di GLIA della leggendaria pioniera della musica elettronica Maryanne Amacher, in collaborazione con il festival CTM di Berlino, il celebrato lavoro di archeologia sonora informatica di Robert HenkeCommodore cbm 8032 e una nuova produzione del ciclo Professor Bad Trip di Fausto Romitelli; mentre Brian Eno sarà sul palco del Teatro La Fenice con il nuovo progetto Ships, insieme alla Baltic Sea Philharmonic diretta da Kristjan Järvi, l’attore Peter Serafinowicz, il collaboratore storico e chitarrista Leo Abrahams, il tastierista Peter Chilvers, in interazione con le atmosfere orchestrali diffuse ed elaborate per lo spazio acustico del teatro.
Ritratto di John Zorn © Heung Heung Chin

Ritratto di John Zorn © Heung Heung Chin

LA SEZIONE DOVE LA CLUB CULTURE ENTRA ALLA BIENNALE DI VENEZIA

La sezione Club Micro-Music presenta delle vere e proprie serate di clubbing, con concerti concepiti per gli spazi del Teatro alle Tese, con pubblico in piedi o seduto che può accedere agli eventi in diversi momenti. I performer invitati – artisti, sound designer, dj e producer attivi sulla scena mondiale, riconosciuti dal grande pubblico – si esibiscono in diversi live e in virtuosistiche avventure sonore che implicano tecniche di live-coding e di ricomposizioni di materiali preregistrati e rielaborati in mosaici sonori estemporanei. Per esempio Steve Goodman aka Kode9, influente dj e producer inglese, fondatore dell’etichetta Hyperdub, presenta una performance in forma di dj-set nella La Notte di Nero, in collaborazione con la producer e performer Loraine James, riconosciuta voce dell’elettronica sperimentale. La collaborazione con il festival Sonic Acts di Amsterdam, porta, invece, a Venezia per la prima volta diversi dj, performer e compositori come EmmeS280FSoft BreakAyaYen Tech e Snufkin. Il concerto finale del festival è affidato a Nicolas Becker, rinomato per la ricerca sviluppata in The Sound of Metal, che presenta il suo incontro compositivo e performativo con Robert Aiki Aubrey Lowe, artista, curatore e compositore di musica per il cinema che lavora principalmente con mezzi analogici.

LA SEZIONE CON LE INSTALLAZIONI SONORE TRA MUSICA E TECNOLOGIA

Nella sezione Digital Sound Horizons vengono presentati progetti in forma installativa, progetti compositivi online ed eventi in forma di concerto che impiegano nuove tecnologie legate al suono digitale perché “la Biennale Musica vuole realizzare una mappatura dei  territori che legano musica e tecnologia, per delineare i nuovi orizzonti compositivi del nostro tempo”. Attraverso le commissioni ai giovanissimi compositori e ricercatori Jaehoon ChoiLydia Krifka DobesFabio MachiavelliEstelle SchorppSeverin DornierLeonie Strecker e Alexis Weaver, si vogliono, così, esplorare le tecniche di live coding, la generazione algoritmica, l’utilizzazione del web come archivio sonoro generativo e spazio compositivo, tanto per fare qualche esempio. Sempre nell’ambito di questa sezione Guy Ben-Ary e Nathan Thompson presentano Music for Surrogate Performer, un concerto installativo basato su un’innovativa produzione del festival Ars Electronica: un sistema generativo per analizzare e attivare cellule neuronali del grande ricercatore e compositore Alvin Lucier, scomparso nel 2021.

BIENNALE COLLEGE MUSICA 2023

Venezia non sarà solo palcoscenico dello spettacolo dal vivo, ma anche officina del fare per quei giovani che si affacciano al mondo dell’arte e dello spettacolo grazie ai programmi di Biennale College, parte integrante dei Festival. Tra le 300 candidature di artisti under 30 giunte da tutto il mondo, Biennale College Musica 2023 ne ha selezionate 10, tra musicisti, compositori, performer, sound artist e programmatori: sono in residenza a Venezia negli studi del CIMM, il Centro di Informatica Musicale e Multimediale della Biennale di Venezia, per tre diverse sessioni di due settimane, preparando nuovi progetti sulle ultimissime tendenze delle tecnologie del suono. Qualche esempio? Archivio Web, Composizione algoritmica, Performance sperimentale, Musica generativa, Installazione sonora, progetti di Biotecnologia applicata alla musica e progetti sonori basati su tecniche di Intelligenza Artificiale e Realtà Aumentata. Previsto, inoltre, un nuovo ciclo di audio-documentari per Tre soldi di Rai Radio3 che sarà realizzato anche quest’anno da Giovanna Natalini, al fine di documentare i laboratori compositivi dei giovani artisti selezionati da Biennale College Musica.

Claudia Giraud

67. Festival Internazionale di Musica Contemporanea
Dal 16 al 29 ottobre 2023
Sedi varie Venezia
www.labiennale.org

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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