Il nuovo album di Peter Gabriel abbina un’opera d’arte a ogni canzone

Le fasi lunari e l’arte guidano l’uscita del nuovo disco “i/o” dell’ex cantante e cofondatore dei Genesis che arriva dopo 20 anni dall’ultimo album: il primo singolo “Panopticom” è ispirato da una banca dati di esperienze umane e planetarie

Non si sa ancora nulla o quasi del nuovo album i/o di Peter Gabriel che arriva a poco più di 20 anni di distanza dall’ultimo Up, ma il primo singolo appena pubblicato è già una dichiarazione d’intenti. Stiamo parlando di Panopticom, una ballad in pieno stile fusion dell’ex cantante e cofondatore dei Genesis, concepita a partire dall’idea di un’enorme banca dati accessibile in tutto il mondo per diffondere conoscenza: chiunque può effettuare ricerche sulla piattaforma, utilizzando qualsiasi parola chiave.

PANOPTICOM DI PETER GABRIEL: UNA BANCA DATI DI ESPERIENZE UMANE E PLANETARIE

Vengono creati sempre più dati e molto poco è visibile”, spiega il musicista britannico. La piattaforma Panopticom è un globo satellitare in continua evoluzione che sarà lo strumento centrale che consentirà alle persone di caricare e monitorare dati personali, sociali, economici e politici insieme a tutti i tipi di informazioni scientifiche e ambientali. Dovrebbe permettere al mondo di vedere molto di più di se stesso”. Il testo di Panopticom è, infatti, ispirato dallo straordinario lavoro di tre gruppi, Forensic Architecture, Bellingcat e l’organizzazione pionieristica per i diritti umani Witness che Gabriel ha co-fondato nel 1992: stanno appunto lavorando alla realizzazione di questa piattaforma per dare una veste grafica alle varie esperienze umane e planetarie in essa condivise. “La capacità di visualizzare, di vedere cosa sta realmente accadendo, ha trasformato la medicina. Potrebbe succedere lo stesso per il Pianeta”.

Peter Gabriel photographed by Nadav Kander in London, December 2022

Peter Gabriel photographed by Nadav Kander in London, December 2022

UN’OPERA D’ARTE PER OGNI CANZONE DELL’ALBUM “I/O” DI PETER GABRIEL

La canzone Panopticom è uscita il 6 gennaio, in concomitanza con il primo giorno di Luna piena dell’anno, per riconnettere l’uomo con la natura e il Pianeta. E lo stesso succederà con gli altri brani dell’album i/o che non ha una vera e propria data di pubblicazione. “Le fasi lunari guideranno il piano di rilascio nel 2023, con una nuova canzone rivelata ogni Luna piena“, afferma Gabriel che ha anche pensato a un’opera d’arte site specific da abbinare come cover ad ogni traccia: “abbiamo esaminato il lavoro di molte centinaia di artisti”. Il primo è l’artista britannico David Spriggs con l’opera Red Gravity pensata per il singolo di debutto: immigrato in Canada nel 1992, ha esposto le sue opere a livello internazionale in varie gallerie, musei e biennali, soprattutto di Oriente e Medio Oriente: Oku-Noto Triennale Japan, Sharjah Biennale UAE, Noor Riyadh Saudi Arabia.

L’OPERA IN 3D DI DAVID SPRIGGS PER IL PRIMO SINGOLO PANOPTICOM

Spriggs è noto a livello internazionale per le sue esclusive installazioni effimere 3D su larga scala che utilizzano una tecnica di cui è stato pioniere nel 1999, sovrapponendo immagini trasparenti. “È stato il tema della sorveglianza che mi ha connesso al lavoro di David Spriggs perché aveva realizzato un’opera proprio su questo tema”, continua Peter Gabriel. “David fa queste cose incredibili usando molti strati di trasparenze in modo da ottenere queste strane creazioni di forte intensità. Parte di ciò che fa è immaginare come potrebbe essere l’arte tra qualche anno nel futuro, e poi provare a creare di conseguenza. Penso che lo abbia fatto con molto successo in questo particolare lavoro”. Il brano è stato registrato negli studi Real World di Bath, nel Wiltshire, e concluso in uno studio di Londra, con la partecipazione di collaboratori storici di Gabriel, ovvero Brian Eno, il bassista Tony Levin, il batterista Manu Katché e il chitarrista David Rhodes. L’ex Genesis ha anche annunciato il tour nel Regno Unito e in Europa, il primo in dieci anni dal Back To Front Tour del 2014, con 2 tappe in Italia: il 20 maggio all’Arena di Verona e il 21 maggio all’Arena Mediolanum di Milano.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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