RoBOt Art Night: musica elettronica e arti visive a Palazzo Re Enzo

Una ricca line-up musicale e un progetto d'artista. La sera del 2 febbraio, a Palazzo Re Enzo va in scena la RoBOt Art Night, un evento speciale dedicato alla sperimentazione elettronica. Ecco il programma

Sono oltre dieci anni che RoBOt Festival porta a Bologna i protagonisti della sperimentazione artistica digitale, tra musica e arti visive. Dopo aver festeggiato il primo decennale lo scorso settembre, in occasione di Arte Fiera 2019 propone un evento speciale: la RoBOt Art Night, che si svolgerà la sera del 2 febbraio, nella storica location di Palazzo Re Enzo, in concomitanza con la Art City White Night, la serata clou del weekend dell’arte a Bologna.
Molto ricca la line-up musicale, che include un progetto inedito per il pubblico italiano: il duo Tomat Petrella, formato dal multi-strumentista e sound designer Davide Tomat e il trombonista jazz Gianluca Petrella. Debuttano nel nostro paese per la prima volta grazie alla collaborazione tra Robot e Bologna Jazz Festival, presentando l’album Kepler, uscito per l’etichetta K7! e caratterizzato da un affascinante mix di sonorità ambient, jazz e techno. Seguirà il set del dj Ivan Smagghe, francese attualmente di stanza a Londra, che farà ballare tutti con un flusso irresistibile di electro, leftfield house e disco, perle italo e new wave. A chiudere, i resident della RBT Sound System, mattatori delle serate più folli all’ombra delle Due Torri.

NON SOLO MUSICA

A rappresentare il mondo delle arti visive, a Palazzo Re Enzo ci sarà un progetto speciale di Filippo Berta (1977), selezionato da SetUp Contemporary Art Fair – fiera d’arte che dal 2013 offre i propri spazi al lavoro di artisti e curatori emergenti – in collaborazione con Club GAMeC e la Galleria Massimodeluca. Berta esporrà un video del 2014 intitolato La Retta Via, che documenta una suggestiva performance. Così la racconta Claudia Löffelholz, responsabile della Scuola di alta formazione di Fondazione Modena Arti Visive e co-fondatrice di LaRete Art Projects, che ha curato la personale dell’artista in corso al Museo Ettore Fico di Torino fino al 10 febbraio: “una fila di persone si muove lungo il bagnasciuga di una spiaggia deserta. Ciascuno è concentrato sui propri passi provando a seguire il labile confine definito dalle onde che creano una effimera traccia […] e divengono una metafora suggestiva dell’impossibilità dell’uomo di trovare un equilibrio tra la propria indole intuitiva-emotiva, e il ruolo della società che ne condiziona e corrompe l’essenza individuale. Questo stato di continua tensione sta al centro dell’analisi di Filippo Berta.”
Con il biglietto della RoBOt Art Night sarà possibile visitare, domenica 3 febbraio, SetUp Contemporary Art Fair, allestita a Palazzo Pallavicini, ad un prezzo ridotto.

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Redazione

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