Tra musica e teatro. Il duo Cosmesi ha fatto un disco. Ecco il video del live a Drodesera

Frequentatori assidui di concerti, ascoltatori bulimici di mp3, amici di rocker: il nuovo progetto di Eva Geatti e Nicola Toffolini, il duo fra teatro e arti visive, è un disco e un live. Fingendo di essere una band

Per tutte le serate della 38esima edizione del festival delle arti contemporanee Drodesera intitolato quest’anno Supercontinent 2, Centrale Fies a Dro si è trasformata in un “club musicale”: artisti visivi, musicisti e performer hanno animato lo spazio dedicato alla cosiddetta Club session, un esperimento ibrido in cui le arti performative si sono intrecciate al mondo musicale. Tra di loro c’era anche il collettivo Cosmesi, un gruppo fondato da Eva Geatti e Nicola Toffolini che collabora da 15 anni con altri artisti per creare lavori tra installazione, teatro e performance e che ora ha deciso di esplorare, in prima persona, un linguaggio nuovo: la musica. Con il progetto performativo Cosmesi Fa Un Disco/ Cosmesi Fa Un Live, di cui Artribune vi mostra il video della performance andata in scena il 25 luglio, il duo fra teatro e arti visive, per la prima volta si è esibito come una band pur non essendola, e ha fatto un disco di otto canzoni pop, prodotte da Marcello Batelli (chitarrista de Il Teatro degli Orrori), scrivendole, suonandole e cantandole senza sapere nulla dei meccanismi della musica.

COSA FA COSMESI

Il lavoro teatrale Cosmesi Fa Un Disco / Cosmesi Fa Un Live è stato finalizzato alla realizzazione di un disco, un vinile vero e proprio, stampato in una quantità di copie e distribuito da un’etichetta discografica” ci spiega il collettivo. “Lo chiamiamo “teatrale” per quel piacere nel mescolare le competenze nostre e non nostre, per inventarci un’avventura in un territorio che non conosciamo, per incasinare dispositivo e linguaggio come abbiamo sempre cercato profondamente di fare”. Il risultato è stato un’operazione centrata sul mimetismo: il duo è arrivato sul palco con una forma credibile e coerente di quello che è l’immaginario da rock o pop band, ha fatto una scaletta, cercando di seguirla, e ha costruito un live del disco, anch’esso finto.

IL DISCO

Il 25 luglio è uscito un disco LP pubblicato da Sangue Disken e stampato in edizione limitata da Vinilificio”, conclude Cosmesi. “La versione originale del nostro disco è però in cartone nero, come vero ma non lo è. Un disco che fa finta di essere un disco, un giocattolo strabico tra la musica ed il teatro, un oggetto per fare finta. Un vinile confezionato in tutto e per tutto, che fa da solo supporto per il codice digitale del download con cui poter accedere alla musica. Da questa ideale piattaforma nasce la performance che riadattandosi accompagnerà di volta in volta il vinile”. L’idea è, infatti, quella di proseguire il progetto nei club musicali, a partire dall’autunno.

– Claudia Giraud

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più