Sally: la storia della prima astronauta statunitense diventa un documentario

Sally Ride è la prima astronauta donna ad aver viaggiato nello spazio. La sua storia incredibile è ora narrata in un documentario targato National Geographic, in arrivo dal 16 giugno 2025. Il trailer

Occhi azzurro cielo, ricci su una testa sempre tra le nuvole, sogni spaziali e un temperamento da vera leader: appare così Sally Ride nel trailer del documentario a lei dedicato da National Geographic e intitolato semplicemente Sally. Il film sarà visibile in streaming dal prossimo 16 giugno. 

Sally: il documentario sulla prima astronauta statunitense

Era il 18 giugno 1983 quando la trentaduenne Sally Ride divenne la prima statunitense a volare nello spazio – prima di lei solo due altre sovietiche – a  bordo della STS-7, con cui fece ritorno sulla Terra sei giorni dopo.

Le sue avventure sono ora narrate nel documentario del National Geographic, diretto da Cristina Costantini e presentato in anteprima al Sundance Film Festival. Il film ha anche vinto l’Alfred P. Sloan Feature Film Prize 2025, assegnato alla migliore rappresentazione di scienza e tecnologia in un lungometraggio.

Missione spaziale, personaggio pubblico e vita privata di Sally Ride

Sally non si limita a documentare l’addestramento, la ricerca scientifica e lo straordinario lavoro del team che seguì Ride sullo spazio. La regista sceglie di svelare anche tutto lo studio e l’ispirazione che condusse la protagonista a compiere imprese fino ad allora appannaggio maschile, muovendosi in un ambiente ostico che non le ha reso il compito facile, sempre sotto la lente di osservazione dei superiori.

A rendere tuttavia Sally un documentario di grande valenza sociale è la testimonianza inedita di Tam Elizabeth O’Shaughnessy, tennista professionista come la stessa Ride, con la quale ebbe una relazione durata ben 27 anni e mai svelata in pubblico. 

Sessismo e omofobia: le ombre dietro il successo di Sally Ride

In coincidenza con l’addestramento e la missione spaziale che la portò alla ribalta delle cronache, nel 1982 Sally sposò l’astronauta della NASA Steven Hawley da cui divorziò solo cinque anni dopo, nel 1987.

La pressione mediatica cui era sottoposta le impediva infatti di rivelare la sua omosessualità, in un’epoca in cui i pregiudizi erano ancora più forti e radicati, soprattutto nei confronti delle donne, per giunta in carriera, in un settore a stragrande maggioranza maschile.

Questo significò per lei e la compagna un enorme sacrificio, sebbene le due restarono unite dal 1985 fino alla morte dell’astronauta a causa un tumore al pancreas nel 2012.

La sua storia vuole essere oggi un esempio e ispirazione per tutte le ragazze che desiderano intraprendere una carriera nella scienza e, magari, tornare a volare libere nello spazio, dove non ci sono barriere e preconcetti.

Roberta Pisa

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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