Un vecchio cinema a luci rosse di Roma proietta per 8 ore film e video di un regista e fotografo francese

È un ritratto espanso e approfondito della ricerca artistica del regista e fotografo francese Michel Auder. “Cinema Auder”, ospitato in quella che è tra l’ultima sala a luci rosse italiana che proietta ancora in pellicola

Attraversa oltre cinque decenni di immagini in movimento il progetto-evento Cinema Auder, tra voyerismo, intimità e memoria visiva. Protagonista è il regista e fotografo Michel Auder (Soissons, 1945) e il luogo ospitante un vecchio cinema porno di Roma. Si tratta del Cinema Ambasciatori, aperto negli Anni Ottanta in Via Montebello 101, che ancora oggi preserva la sua architettura fuori dal tempo. 

A Roma il Cinema Ambasciatori ospita “Cinema Auder”

L’Ambasciatori “è un dispositivo perfetto per rappresentare la visione di Auder e per calarsi dentro di essa, superando quindi l’idea di una semplice rassegna di video”, dichiara il curatore Luca Lo Pinto spiegando che il cinema è stato scelto per la sua storia e identità, “che evocano una promiscuità di corpi e visioni perfettamente aderenti allo spirito dell’artista”. Con il coordinamento di Lorena Stamo, l’appuntamento è per mercoledì 21 maggio 2025, dalle 18 alle 2 di notte. 

La ricerca di Michel Auder 

Non può esistere un artista del cinema o del video senza voyeurismo. Vedo gli sguardi, le persone, ecc. attraverso le finestre, le tende, le porte, gli schermi televisivi… Mi piace essere vicino, molto vicino. Raggiungo un’intimità immediata con i miei ‘soggetti’. Non mi fissano con facce serie (o sospettose): ridono, comunicano, giocano. Questa ‘malattia’, questo voyeurismo mi permette di vedere tutto, di cogliere piccoli dettagli invisibili ma essenziali, come un ciuffo d’erba sul bordo di un tetto, che trema durante un temporale invernale, invisibile e insignificante per tutti, forse per il mondo intero, ma non per me; per me è di importanza monumentale”, racconta l’artista.

Il progetto-evento “Cinema Auder”

Durante le otto ore di proiezione tra film e video – oltre a una conversazione con il curatore in programma per le 20 – sarà presentata al pubblico una selezione di opere che attraversano l’intera carriera di Auder, dai primi lavori in 16mm come Keeping Busy del 1969 e Cleopatra del 1970, fino alla prima mondiale del nuovo film State of Grace, realizzato con la curatrice Natalia Sielewicz. 

Chi è Michel Auder 

Nato in Francia nel 1945 e naturalizzato newyorchese dagli Anni Settanta, Auder è celebre per l’uso diaristico del video. Qui incontra Viva, attrice e musa della Factory di Andy Warhol, e acquista una delle prime videocamere disponibili sul mercato. Da quel momento inizia a documentare la vita che lo circonda: amici, amanti e artisti come Alice Neel, David Hammons, Cindy Sherman – che diventerà la sua seconda moglie – sono colti in attimi intimi e fugaci.

Caterina Angelucci

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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