Cannes 78. La Palma d’Oro a Jafar Panahi per “Un simple accident”

Il Festival di Cannes celebra il cinema ma anche la libertà e le differenze. Il premio al regista iraniano, oltre a essere meritatissimo, ha commosso tutti. L’Italia è rimasta fuori dal palmares

Il blackout a Cannes nel giorno della cerimonia di chiusura del Festival è stato un inconveniente non da poco, che ha reso l’atmosfera ancor più cinematografica, seppur quasi apocalittica. Metafora involontaria degli attacchi che sta vivendo la settima arte in questi mesi/settimane? Chi può dirlo! L’elettricità è poi stata ripristinata in tempo per chiudere in festa in quello che è considerato – insieme alla Mostra del Cinema di Venezia – il tempio internazionale del cinema. Ed è qui che si è applaudito al palmares della 78esima edizione che ha visto il trionfo di Jafar Panahi con la Palma d’Oro per il suo Un simple accident.

Cannes 78. Dalla Miglior opera prima al cinema di Bi Gan

La cerimonia si è aperta con le parole del maestro Laurent Lafitte: “Buonasera a tutti. Alla fine di questi undici giorni abbiamo avuto molte sorprese e un po’ di incoerenza tra coscienza sociale e glamour, l’essenziale è mettere al centro i film e chi li fa”. Il Premio Caméra d’or per la migliore opera prima è stato assegnato da Alice Rohrwacher al film iracheno The president’s cake. La regista di Lazzaro felice e La Chimera ha così commentato: “Per questo premio abbiamo visto 28 sguardi sulla realtà e 28 porte, e a tutti vogliamo dire grazie per questo viaggio avventuroso”. Un premio speciale è stato poi dato al cineasta cinese Bi Gan, che ha dedicato il premio ai suoi figli, per Resurrection – film che arriverà in Italia con I Wonder Pictures – omaggio alla settima arte raccontata attraverso più generi a partire dal cinema muto, quello degli esordi dei fratelli Lumière fino a un futuro post-apocalittico.

Il sogno del cinema in tutte le sue forme e differenze

Nel palmares anche Sirat di Oliver Laxe e Sound of falling di Mascha Schilinski. Il primo è un on the road nel deserto marocchino con protagonista Sergi Lopez, attore de L’amante inglese e Il labirinto del fauno; il secondo è il ritratto di quattro ragazze appartenenti a epoche diverse che trascorrono la giovinezza in una fattoria e finiscono con il fondere le loro esistenze per poi dissolversi nel tempo e nello spazio. Al regista francese Claude Lelouch è stato dato il compito di dare il premio alla regia a Kleber Mendonça Filho per L’Agente segreto. Queste le sue parole: “Il mio paese è pieno di bellezza e poesia e sono fiero di essere qui per accettare questo premio, sono molto felice. Penso che il festival di Cannes sia semplicemente la cattedrale del cinema sul pianeta. Un abbraccio a tutti quelli che vengono dal Brasile”. Il Grand Prix della giuria è invece andato a Sentimental Value del regista norvegese Joachim Trier che ha ringraziato i suoi attori: “È stato un privilegio lavorare con questi attori, il film appartiene anche a loro, è un’opera collettiva”.

Cate Blanchett e Juliette Binoche premiano Panahi

E per il momento più atteso di tutti è arrivata sul palco Cate Blanchett. L’attrice e produttrice ha ricordato l’impegno del cinema e del Festival di Cannes verso i cineasti esiliati: “Il cinema vive in uno spazio in cui possiamo discutere. Il cinema è pericoloso. Il cinema è vita”. Lei e Juliette Binoche hanno consegnato la Palma d’Oro di Cannes 78 – in un momento emozionatissimo – a Jafar Panahi. Il regista iraniano dissidente è stato in carcere e per 14 anni non ha potuto lasciare il suo paese. Questo film, Un simple accident, è stato realizzato partendo dai racconti delle persone che ha incontrato durante la prigionia. “Per il cuore e la tenerezza, per la libertà ritrovata, per la vita nuova”, ha detto Juliette Binoche tra gli applausi del Théatre Lumière del Palazzo del Festival.

“Un simple accident” e l’emozione del suo regista

È veramente difficile parlare”, ha affermato Jafar Panahi ritirando la Palma. “Permettetemi di ringraziare la mia famiglia per tutto il tempo in cui sono stato in prigione e poi tutto il cast che mi ha accompagnato in questo cammino. Ringrazio chi mi ha aiutato qui in Francia per la postproduzione e chi per la distribuzione internazionale. Non sarebbe stato possibile fare questo film senza attori impegnati. Credo che sia il momento di dire a tutti gli iraniani, in Iran e nel mondo, e di differenti opinioni: mettiamo tutte le differenze da parte. Ciò che conta è il nostro paese e la sua libertà. Che nessuno osi dirci come vestirci, cosa fare, come comportarci”.

Tutti i premi di Cannes 78

Palma d’Oro: Un simple accident di Jafar Panahi

Grand Prix: Sentimental Value di Joachim Trier

Miglior regia: Kleber Mendonça Filho per O agente secreto

Miglior attore: Wagner Moura per O agente secreto

Miglior Attrice: Nadia Melliti per La Petite Dernière

Premio della giuria, ex aequo: Sirât di Óliver Laxe e Sound of Falling di Mascha Schilinski

Premio Speciale: Resurrection di Bi Gan

Miglior Sceneggiatura: Jeunes Mères di Jean-Pierre e Luc Dardenne

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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